martedì 16 ottobre 2007

LAZIO. VAL DI COMINO. POSTA FIBRENO. RISTORANTE IL VICOLACCIO.










Una delle prime sere autunnali, cala una sera buia e fresca. Infine, una fitta pioggia. Andiamo a cena al Vicolaccio. Un piccolo ristorante di Posta Fibreno con un patron amante del jazz, che va a tutto spiano molto piacevolmente. Sulle pareti, i suoi dei. Ogni tanto, dice il patron, che da ragazzo ha fatto musica rock, c’è qualche serata live. Chiacchiere jazz tra Nunchesto e il patron, che arriva con un dono di cd assemblati da lui.

La cucina è piacevole. Un piatto di antipasti con qualche prezioso fico (quest’anno senza piogge se ne sono visti ben pochi), i formaggi locali sempre buoni. E poi le rane fritte, che sgranocchiamo con gusto.

Quando siamo arrivati alle otto pensavamo di essere gli unici avventori, ma una voce ci aveva chiamato dall’altro lato della piccola sala ancora vuota: un’imprevista coppia di amici si fa riconoscere. Mangeremo insieme il dolce, molto fresco, ingenuo e buono, fatto dalla padrona di casa: pan di spagna e crema.

Qualche altro piatto? Gli spaghetti con il sugo di trota, un classico del luogo.

Ristorante Il Vicolaccio
Via Contrada Cona
tel. 0776887324

2 commenti:

dede leoncedis ha detto...

avrei una mezza idea sull'identità del musicista effigiato nella prima foto, non sono sicurissima.
potrebbe essere Steve Lacy?

artemisia comina ha detto...

capperi, che occhio.

somiglia assai..

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