giovedì 18 ottobre 2007

ABRUZZO. LA BELLA PESCOCOSTANZO.























Da Mentuccia Fibrena

Pescocostanzo è affar mio. Se Artemisia e Nunchesto ci hanno messo piede questa estate, è perché ce li ho spediti io. Giustamente, mi hanno affidato il commento delle foto di Artemisia. Quali ricordi di Pescocostanzo? La sorpresa costantemente rinnovata ad ogni visita di un paese diverso da tutti i vicini per ricchezza e fantasia di pietre lavorate, di ferri battuti, di armonici case e palazzi.

Le signore – che ho ancora avuto occasione di vedere – con i tomboli all’opera.

La tradizionale abilità degli orafi.

Torna pure alla mente un arrivo innevato in questo paese a 1400 metri di altezza, che fu di ricchi signori degli armenti. Dove per tre secoli ci fu una colonia di lombardi che portarono la loro cultura e i loro artigiani.

Su tutto, il ricordo dell’acquisto di un anello antico, di oro e vetri colorati come un rosone di chiesa, io bambina e mia madre.

La testa incazzosa è di un brigante giustiziato in piazza nel 1810 e così commemorato.

Sopra quella testa, le magnifiche, paradossali finestre cieche di un convento di monache di clausura.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti!! le foto sono bellissime!! Io sono brasiliana, ma vivo in Abruzzo, a Francavilla al Mare e ho visitato questo paese.

artemisia comina ha detto...

ciao ana, ho visto il vostro blog; che belle ricette brasiliane! grazie per l'apprezzamento, a presto.

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