sabato 28 aprile 2007

Panini alla panna. Con uvetta ed eba cipollina, con salvia e pepe verde.


di Artemisia Comina

Che avrebbero questi panini da essere proposti al mondo? Niente di che. Solo la constatazione che la panna li rende duraturi; dopo un paio di giorni, sono ancora morbidi. Può far comodo. E poi li potete aromatizzare come vi pare. Nel menu di Aprile 2007. La cena della genovese.

200g farina00, 100g fioretto, 200 manitoba, 200g panna fresca, 100g acqua calda, una bustina di lievito disidratato, un cucchiaino di malto, 30g di sale.

Far l’impasto, farlo raddoppiare lievitando in luogo tiepido.

Dividerlo in due, stenderlo in due ovali.

Su uno dieci foglie di salvia triturate e fritte in una piccola noce di burro, un pizzico di grani di pepe verde.

Sull’altro una cipollina fresca a fettine, un cucchiaio di uvetta di Corinto.

Arrotolare i due ovali, regolarizzarli, tagliarli a fette in modo da ottenere sei parti in ciascuno.

Arrotondare a pallina le parti, badando che il ripieno non esca.

Lasciar lievitare.

Pennellare con la panna.

Forno a 200° per 20-25’.

 



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