sabato 13 luglio 2019

Tatin di susine

 
Da Artemisia

Premessa sulle tatin: il forno ventilato aiuta ad asciugare i succhi che la frutta rilascerà. In ogni caso, statico o ventilato che sia, verificate se la tatin prima di essere sformata va scolata del liquido in eccesso (con frutta succosa certo ci sarà), inclinando delicatamente la teglia e usando la frolla come un coperchio: ci poggiate una mano su, inclinate, scolate. Se la pasta è delicata e friabile, sostenetela con un vero coperchio. Come tutte le tatin, anche questa va sformata quando è calda e lo zucchero è ancora fuso, in modo che la frutta non si attacchi alla teglia. Usate per portala in tavola un piatto resistente al calore, o aspettate cinque minuti prima di capovolgerla. Se volete rovesciarla in anticipo, si è raffreddata e la volete tiepida, usate una teglia di porcellana da forno senza bordi (la vorrete certo tagliare senza ostacoli e scocciature) e infilatela in forno caldo cinque minuti. Amo il dolceacido succo delle susine, specie quando esplode, caldo, in un dolce; certamente si deve prevedere che tale succo può essere tanto. Perciò, per codesta tatin ho fatto come segue. Ha fatto compagnia a una torta di formaggio un po' soufflé, per un primo spuntino settembrino, che abbiamo voluto speranzoso verso l'autunno che avanza. Sul tavolo di Settembre 2017. Tatin di susine e spuntino speranzoso n.1.

Sciogliere un paio di nocciole di burro in una teglia di metallo di circa 26cm. Versarvi una manciata di zucchero scuro, farlo sciogliere e caramellare (attenzione alle bruciature).

Spaccare in due delle grandi susine,in questo caso gialle, tante quante ne occorrono per coprire il fondo della teglia; disporle serrate e con il taglio in alto.

Fare un coperchio di pasta; in questo caso era pasta sfoglia, ma potete scegliere quella che volete; coprite e rincalzatene il bordo.

Forno a 180° per 35/40'.

A fine cottura, ci sarà molto liquido nella teglia: coprirla con un coperchio a misura, e inclinarla sul lavandino (o su una coppa se pensate di usarlo poi per altro, per esempio un bel frappé) in modo da farlo scolare. Solo adesso sformate sul piatto di portata.

Più buona calda, vedi il mio elogio delle esplosioni delle susine calde.



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