Di Artemisia
Al mercato di Rialto trovo mezza faraona, coscia e petto. Divido l’una dall’altro. Spiumare
bene, poggiare su ogni pezzo due foglie di salvia, spolverare di cannella e
noce moscata in polvere. Avviluppare con due fette di lardo sottili ogni pezzo.
Poggiarli
in una teglia che li contenga quasi senza altro spazio e farci su un giro
d’olio d’oliva. Pepe nero appena macinato, poco sale (il lardo è salato).
Spaccare a metà o in quarti, a seconda della grandezza,
delle prugne fresche mature ma sode e denocciolarle; in una padella con appena
un velo d’olio d’oliva farle cuocere finché morbide ma non disfatte, direi
tendenzialmente rosolate. Condirle con un filo di miele. Tenerle da parte.
Mettere a cuocere la faraona in forno già caldo a 180/200°; dopo
un’ora, aggiungere torno torno le prugne, far cuocere ancora mezz’ora.
Servire con un pilav curcuma-anice stellato.
Per l'occasione Nunchesto stappò un Amarone Masi 2008.
2 commenti:
Mi piacciono queste ricette con dosi da tête-à-tête e approvo anche la scelta dell'Amarone Masi ;)
Un abbraccio
Eu
PS circa tre settimane fa, ti scrissi per ringraziarti degli auguri di buon ferragosto. Temo che il sistema possa aver cestinato la mail, che prevedeva un allegato (nostra foto-cartolina da Sintra). Oppure non usi piu' quell'inidirizzo (il tuo nome e cognome@fastweb.net)?
cara eu, finora i post sono andati in automatico :) rientro adesso, e adesso vedo le email.
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