lunedì 30 settembre 2013

Far breton con prugne, noci e cioccolato. Bretagna. Francia.

 
Da Artemisia

Nota sulle dimensioni della teglia: due dita polputelle - che vuol dire susina avviluppata e immersa, ma non dispersa sotto una coltre di pasta - sono già un buono spessore; tenete presente che un dito di impasto diventa due dita di dolce dopo l'immersione delle susine. Il dolce venne di così bel colore, bruno, con il dorso giallo e viola delle susine caramellate, ma la luce artificiale rese la fotografia orripilante. Anche nel menu di Settembre 2017. Spuntino con chiocciole uzbeke. Non con cicoria, non con patate e ricotta. E poi, ancora una volta, per noi due, con prugne piccole. Qui il far breton con le albicocche secche.

Tagliate a gran pezzi (metà se non grandi) delle susine, possibilmente di diversi colori (viola e gialle furono quelle mie)  fino a ottenere quattro abbondanti manciate di frutta.

Mettere nel mixer 10 cucchiai di zucchero, una manciata di gherigli di noce, 100g di cioccolato amaro in pezzi. Triturate finemente. Aggiungete 10 cucchiai di farina00, 1 litro di latte intero, un sorso di rum; frullare. Aggiungere 5 uova, una dopo l'altra.

Preparare una teglia (meglio se rettangolare) spalmandola con molto burro e spolverandola con dello zucchero biondo (altrimenti, raffinato e via).

Versare nella teglia il fluido impasto e immergervi la frutta in maniera uniforme, buccia in su.

Mettere in forno già caldo a 200° (meglio se ventilato) per circa 45', un'ora, finché l’interno non sia quasi asciutto (la consistenza è comunque cremosa, una bella scossetta alla teglia per vedere quanto traballa può essere un buon indicatore: se tiene, è ora di finirla). Un dieci minuti prima della conclusione, tirate fuori la teglia e spolveratela con dello zucchero biondo: avrete una deliziosa crosticina croccante e caramellata.

Va servito tiepido, tagliato a rettangolini.

Versione quasi al cucchiaio

Per Settembre 2017. Spuntino speranzoso n.2, ho infilato nel composto delle mezze susine così grandi, che quello divenne troppo per una sola teglia: ne ho fatte due; e le mezze susine grandi hanno prodotto così tanti succhi, che ho servito il dolce, caldo, al cucchiaio. Sembrava una bellissima zuppa, gialla e rossa, tutta rossa. Insomma, mi piacque.








2 commenti:

dede leoncedis ha detto...

col cioccolato? non ci avevo mai pensato

artemisia comina ha detto...

Dede, mi meraviglio (basta avere del cioccolato e dirsi: che ci fo? e subito lo vedi che si tuffa nel far).

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