Veniamo da Bourges, abbiamo attraversato il Berry e la Loira, toccato la rustica Auxerre, puntavamo verso la Borgogna del nord, così diversa dal sud fitto di piccoli vigneti ciascuno con un nobile nome.
Arriviamo in una sera argentea, silenziosa, panciadipesce, la Yonne esala vapori freddi, nessuno in giro. Per la sera abbiamo prenotato una cena al Relais & Châteaux La Côte Saint Jacques (il prelibato pesce, certo, ma anche la conchiglia che adorna il mantello dei pellegrini: siamo sulla via che va a Compostela).
Il nostro albergo è sull'altra riva, un raccomandato tre stelle che ci permette di attenuare i costi; il cognome è il medesimo di quello dello chef tristellato, Jean-Michel Lorain; mi viene in mente Vonnas, dove ogni casa è George Blanc, che sia bistro, o café, o rivendita di prodotti GB. Lì ci fermammo a dormire da lui, ma il lusso spesso è brutto, e fu brutto; anche se i Relais & Châteaux spesso mi garbano, un certo impaccio freddo che poi ebbe la Conchiglia di San Giacomo non mi fece pentire della scelta; Le Rive Gauche non fu male, aveva un'aria da club di canoisti, informale e da collegio, ma sufficientemente accurata.
Hôtel Restaurant le Rive Gauche
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