domenica 24 febbraio 2013

Spinaci al cocco in crosta di jala di grano saraceno


India. Siamo in una raccolta di Samosa, Chapati, Paratha, Nipattu, Cheela, Jala roti. San Wikipedia dice che il Samosa è un piccolo involucro di pasta con una farcia salata e speziata, con forma triangolare, a cono, a mezzaluna (o di pesce, aggiungo io). Popolare in India, nell'Asia Centrale e Meridionale, sulle sponde dell'Oceano Indiano, nella Penisola arabica, nel Corno d'Africa, in Africa orientale, in Nordafrica, in Turchia, in Grecia, intorno al Mar Nero. Quasi dapertutto. In AAA ce ne sono anche di uzbeki. Il Chapati, o Chapatti è un pane piatto diffuso in India, Asia meridionale, Medio Oriente, Africa orientale. La paratha è un pane sfogliato, a volte con verdure, diffuso in India, Sri Lanka, Pakistan, Nepal e Bangladesh. I Nipattu sono speziati crackers del Karnataka. Le Cheela sono indiane crêpe, crespelle. Lo Jala roti è una crespella traforata diffusa in Malesia, che si suppone venga dall'india. Questi snack hanno un sacco di parenti ovunque nel mondo, AAA ha cercato di raccapezzarsi, vedi per esempio La pasta sfogliata dall'Asia centrale all'India, a Napoli.

Di Isolina

Febbraio: grandi nevicate, e roghi delle vittime quando la neve si scioglie. Quanto alla cucina, esplorando esplorando. Questa volta ho pensato a una variante per la pastella delle jala: grano saraceno. Un po' più difficoltose perchè meno pieghevoli. In compenso quasi croccanti. Gli spinaci erano quelli teneri teneri, che si possono mangiare anche crudi.

Spinaci: messi in padella un cucchiaio di olio di sesamo, due fili di aglio asiatico tritati e un peperoncino sbriciolato.

Appena caldo l'olio, ho aggiunto due cucchiaiate di cocco grattato. Qualche minuto, fino a sentire il meraviglioso profumo del cocco che va imbiondendo.

Quindi ho aggiunto gli spinaci, ho salato e ho fatto saltare fino ad avvizzimento degli stessi.

Tenuti al caldo mentre preparavo le jala.

Jala:
farina di grano saraceno, acqua e latte, un pizzico di sale, un bel pizzico di macis.Pastella della consistenza delle normali crèpes.

Lasciata riposare a lungo, poi all'ultimo momento travasata in una bottiglietta di plastica, che si possa strizzare, con collo piccolo.

Padella antiaderente spennellata d'olio d'oliva, molto calda; farvi dei giri con il filo di pastella che esce dalla bottiglietta, e in un attimo è fatta.

Non voltare, limitarsi a piegare.

Ancora in padella, prima di piegarle, ho aggiunto gli spinaci. Divertente.







2 commenti:

Ribana Hategan ha detto...

Wow una ricetta davvero interessante, complimenti!
Buona giornata!

artemisia comina ha detto...

bella idea la gabbia.

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