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Dolci chiusi in un guscio di pasta, Dolci chiusi in un guscio di pasta. Di tutto un po' .
Monografie. Italia. Cucina e passeggiate, e in particolare Napoli e la Campania, Italia. Napoli e la Campania. Cose dolci.
Tagliare, arricciolare, tirare, incidere, cesellare.
Di Artemisia
Trovata una ricetta di pasta sfogliata napoletana,
dopo averla provata in versione salata ho pensato che sarebbe stata
adattissima a fare sfogliatelle, e perché no, una sfogliatella gigante.
Sto provando questa pasta con successive variazioni, per imparare a
conoscerla e mutarne la consistenza e gli effetti a seconda della
bisogna; per questa sfogliatella gigante ho seguito la Versione 3.
Ho fatto due dischi, e poggiando il tutto su carta da forno e una larga
teglia, li ho farciti con la farcia delle sfogliatelle, un disco sotto,
uno sopra, dentro la farcia a cupolotto schiacciato; li ho sigillati
torno torno e smerlettati con dei minuti tagli di forbice. Per il
ripieno ho adottato la ricetta di Vittorio Gleijses, A Napoli si mangia così. Il punto cruciale del ripieno è la semola; fine, grossa, ma
soprattutto quale. La prima volta che l'ho fatto era ottimo, la seconda,
questa, troppo tosto. Per cui non ci si salva seguendo la
ricetta alla lettera. Bisogna conoscere il proprio semolino. Meglio
iniziare con una dose più bassa dei 150g e aggiungere se si vede che il
semolino resta troppo liquido. Inoltre ho avuto sempre un effetto di
addensamento massimo e fulmineo: mi propongo di procedere come vi ho
detto, lentamente, voglio maggiore morbidezza. Aggiungo che Gleijses suggerisce
semolino a grana grossa. Faceva parte del menu di Febbraio 2013. La cena dell'abbondanza napoletana.
Pasta
con 300g di farina, sette cucchiai di burro fuso, un pizzico di sale, un uovo, mezzo cucchiaio di zucchero, tanta acqua calda
quanta ne occorre fare una pasta elastica;
la si lavora per cinque minuti;
la si fa riposare sotto
una pentola calda per dieci minuti.
La potrete lavorare senza infarinare il piano di lavoro.
Si stende sottile, si arrotola, si taglia
il rotolo in due per il lungo, si acciambellano le due parti, si
stendono a disco.
Farcia
Cuocere 150g di semolino in 1/2 litro d' acqua; appena
inizia a bollire, farlo cadere a pioggia e cuocere per 5' (il semolino
usato da me dopo pochi istanti era rappreso); farlo raffreddare.
Frullare 250g di ricotta con 250g di zucchero, 10g di sale, 2 uova, qualche goccia di essenza di vaniglia.
Unire semolino e ricotta (ho usato il mixer: il mio semolino, raffreddando, era diventato solido).
Aggiungere 50g di cedro o arancia canditi in piccola dadolata (ho usato limone candito e zenzero fresco).
Poggiare
su una teglia coperta di carta da forno uno dei due dischi, mettere la
farcia lasciando un bordo, coprire con l'altro disco, ritagliare,
sigillare i bordi, sforbiciarli.
Forno a 180°, già caldo, per 35'.
Quando la sfogliatellona si è raffeddata, cospargerla di zucchero a velo.
domenica 24 febbraio 2013
La sfogliatella gigante
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2 commenti:
Artè che enorme golosità!Se piccine sono deliziose non oso nemmeno pensare in formato maxi cosa potrebbe essere, buona domenica!
Buona domenica anche a te! La sfogliatella deve diventare ancora più buona ma sento che ce la faró
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