Da Isolina
Rossini e la vipera. Essì, ci sono anche loro, ma rarissimamente se ne vedono. Rossini comunque ci protegge, sprezzante del pericolo. A casa di Klaus, ospite da noi, è tradizionale mangiare questa insalata la sera di San Silvestro. Ne ha fatto una versione più semplice che non mescola alle aringhe fresche, come si fa in quel caso, carne di maiale e di vitello. Apprezzatissima da noi mediterranei. Tanto che vado ruminando con che cosa posso imitarla non avendo le giovani aringhe. A lato, insalata verde, e questa volta ha prevalso Amedeo e si è bevuto vino invece di birra. Un eccellente rosé sardo Argiolas.
Aringhe in insalata come al Nord
Tutti gli ingredienti, aringhe fresche, mele acidule (ho usato le nostre micro mele che sono veramente squisite), patate bollite fredde, uova sode, devono essere tagliati a cubettini minuscoli (sua madre diceva: tanto piccoli che con un cucchiaino deve essere possibile raccogliere tutti i componenti). Devono essere suppergiù nella stessa quantità volumetrica.
A questo si aggiunge una discreta dose di scalogno tagliato a velo.
Si mette tutto in un'insalatiera.
Dopo di che si prepara una salsa fatta con maionese e piccolo quantitativo di crème fraîche e si condisce la massa.
Una spolverata di paprika piccante (in questo caso, il nostro peperoncino in polvere), si aggiusta di sale, si assaggia.
Ho suggerito una spruzzata di succo di limone, accolta e poi approvata.
5 commenti:
Con l'aringa affumicata... come dovrebbe essere :)
Mi sembra troppo forte. Comunque la ricetta di Klaus è proprio con quelle fresche... Purtroppo mi sa che qui la qualità delle aringhe in genere non è proprio eccelsa
Uhmmmm... Sgombro? O troppo grassottello?
Bisogna provare! Magari con pollo?
come è carino il tuo blog, ben fatto, complimenti! mi sono appena iscritta, ti va di ricambiare? grazie ti aspetto!
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