Sempre cara mi fu questa montagna. Insomma mitica per le tracce di passi che immagino. Van Gogh, Cezanne, Picasso e prima, molto prima, Augusto e la sua via Domiziana.
Questo è il castello di Vauvernagues dove Picasso ha passato i suoi ultimi anni; vi è sepolto con la sua ultima moglie, Jacqueline.
La cosa incredibile è che la montagna è ancora intatta, aspra e segreta. Sempre vista dall'altro lato, non l'avevo mai penetrata. Sorpresa, ci si può davvero immaginare il perchè fosse così amata. I colori, l'asprezza delle rocce subito ammorbidita dalla flora intensa e piena di sorprese, come la lavanda selvatica che credevo non esistesse più...
Più sotto, A St.Remy (chi ha dovuto leggere le Lettres de mon Moulin di Daudet?) dove si aggirò anche Van Gogh, per non parlare di Cezanne, gli stessi olivi contorti vicino all'ospedale, che tutt'ora esiste come edificio e sembra tanto gradevole, e le stupende tracce romane.
E da lontano, les Baux... Ho avuto la fortuna di vederlo quando era 'intatto'; poi più tardi, quando già era invaso da restauri esagerati e negozietti di cianfrusaglie, ero fuggita. Un'irrefrenabile nostalgia ci ha portato fino alle porte... Solo da questo lato, da lontano appunto, rende ancora l'idea.
Più sotto, A St.Remy (chi ha dovuto leggere le Lettres de mon Moulin di Daudet?) dove si aggirò anche Van Gogh, per non parlare di Cezanne, gli stessi olivi contorti vicino all'ospedale, che tutt'ora esiste come edificio e sembra tanto gradevole, e le stupende tracce romane.
E da lontano, les Baux... Ho avuto la fortuna di vederlo quando era 'intatto'; poi più tardi, quando già era invaso da restauri esagerati e negozietti di cianfrusaglie, ero fuggita. Un'irrefrenabile nostalgia ci ha portato fino alle porte... Solo da questo lato, da lontano appunto, rende ancora l'idea.
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