sabato 8 gennaio 2011
PRAGA, OBECNÍ DŮM. CASA CIVICA.
Obecní dům, Casa Civica, costruita tra il 1906 e il 1912 con il contributo di efficienti architetti e vari meritevoli artisti tra cui Mucha, ma anche di un'ottima amministrazione, visti i tempi di esecuzione e i risultati. E' una sorta di centro culturale celebrante la nazione ceca. Nel 1918 vi fu proclamata la nascita della repubblica cecoslovacca. Ovviamente abbandonato durante il periodo comunista, che non si è risparmiato nulla, e poi attentamente restaurato.
Deliro art nouveau, che disegna e fa eseguire ad hoc da artigiani accuratissimi e ispirati anche lo sportello di ottone per la bombola antincendio. Tutto è da guardare, e tutto non è solo bello e commovente in questa ossessione pervasiva, ma anche divertente; c'è ovunque una traccia dello spirito di divertimento che deve aver animato gli esecutori, un po' come in certe cattedrali romaniche o in ogni edificio dove non c'è alcun risparmio di fantasia felicemente industriosa.
Si accede liberamente ai bar - siamo stati nel magnifico caffè e abbiamo sbirciato il caffè americano - e all'ingresso; per andare oltre, visite guidate o concerti eseguiti nella sala Smetana. Noi ci siamo fermati alla parte a libero accesso, ne avevmo già fin troppo, è un luogo per così dire "denso", ma certo varrà la pena di andare oltre.
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Alfredo cita e io vi giro:
Ora che ne sono lontano, forse per sempre, mi chiedo se Praga esista davvero o se piuttosto non sia una contrada immaginaria come la Polonia di re Ubu.
(A.M.Ripellino, Praga Magica,p.13)
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