lunedì 4 ottobre 2010

BORGOGNA. CHÂTEAU DE BUSSY RABUTIN. SALON DORE'. LE PIU' BELLE DELLA CORTE.


Roger de Bussy-Rabutin (qui nel ritratto del Salon Doré, in veste antica da imperatore romano, baldanza e biondi boccoli, col volto della rosea giovinezza ancora felicemente sconsiderata, senza quella vestaglia che gli immagino addosso, sia pure di stoffa di Persia, mentre invecchiava nell'esilio) dice in una lettera che le più belle della corte gli avevano donato i loro ritratti. C'era anche quello della marchesa di Sevigné, oggi scomparso.

Lui li mette intorno al suo in una celebrativa stanza dalle avvolgenti pareti rotonde ricavata in una torre. Celebrativa di sé e alquanto sbeffeggiante le sue compagne dalle rosee e paffute guance: per ognuna c'è una dedica, spesso pungente (pare che smisero presto di inviargli il loro ritratto quando scoprirono come sarebbe stato commentato). Molte sono presenti nell'Historie Amoreuse des Gaules, il poemetto irridente in cui, messi i personaggi sotto mentite e trasparenti spoglie, Roger racconta senza pudore delle relazioni amorose della corte, facendosi spedire in esilio da Luigi XIV, coinvolto nella satira.


La donna a cui dedica sia tante inziali amorosamente intrecciate e dipinte sulle pareti che tante pitture mordenti: Cecilie, marchesa di Montglas. Il cartiglio sotto il suo ritratto recita: Qui par la conjoncture de son inconstance, a remis en honneur la Matrone d'Efeso, et le fames d'Astolphe, e de Joconde.
La matrona d'Efeso è narrata da Petronio come esempio di supposta fedelissima e in realtà traditrice e lussuriosa; chi siano le donne (fame sta per femme) di Astolphe e di Joconde non ne ho idea.


La bruna sulla sinistra è Magdelaine d'Angenne, Marechalle de Lafferté Seneterre: belle et de bonne intention, mais à la conduite de qui les soins d'un mari habile homme n'ont pas eté inutile.

La bionda, sorella della prima, Catherine d'Angenne comtesse d'Olonne: la plus belle fame de son temps, mais moins fameuse pour sa beauté que pour l'usage quell'elle en fit.

Non traduco le ironie del marchese, sembrandomi eccessivamente arduo non farne scempio.


Sulla destra delle due sorelle, una dama che fu una delle grandi corrispondenti di Bussy. Sotto un altro par di dame; della seconda non ho potuto non apprezzare le piume.



Le notizie sul castello, prevalentemente da Le château de Bussy-Rabutin, Éditions du patrimoine, Paris 2005, dal sito del castello e da quello dedicato al castello dai fan di Roger.

La piantina e una presentazione la trovate in AAA.

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