martedì 28 settembre 2010

BORGOGNA. CHÂTEAU DE COMMARIN. GIARDINO




















Non bastassero i leoni, ci sono anche due sfingi che guardano verso i boschi, prese da una nostalgia che le pietrifica, una zampa abbandonata sull'erba, i riccioli che si disfano mentre l'alta, rigata cuffia da faraone si attorciglia sulle loro teste come la conghiglia di una chiocciola. L'acqua riluce scura e liscia, le charolais ci guardano con la solita allerta diffidente di mucche dalla carne pregiata, ci sono tranquilli cavalli di cui uno singolarmente composto di pezzi candidi e bruni.

Bellissimi gli arriciolati ferri dei cancelli; già vi dissi della via percorsa da fantasmi che dalla porta del castello attraversa la distesa erbosa tra gli edifici di servizio e passando il cancello si spinge lontano, diventando sempre più verde cammino tra i boschi; immagini ospiti arrivare sotto forma di daini, tassi, volpi e leprotti.

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