lunedì 30 agosto 2010

PIEMONTE. CANDIA CANAVESE. RESIDENZA DEL LAGO.







Candia Canavese. Chi era costei? Più che un nome che conoscevo ma non mi diceva nulla e un vino, l’Erbaluce, ordinato una volta in un ristorante romano da un amico nostalgico, niente era per me legato a Candia Canavese.

In cerca di una tappa verso la Francia, ci capitiamo; tra Torino e Ivrea. Vedo un intenso e anche alto verdeggiare, delle belle fattorie di mattoncini, un modo di costruire – quello vecchio, intendo – particolare, alto, tettuto, piuttosto suggestivo; nessuna intenzione seria di rispettarlo, d’altro canto.

Così piange pure la proprietaria dell’Hotel, la Residenza del Lago, che conserva con garbo una bella fattoria del XVII non distrutta; mattoncini, cortile, fienili, ampie camere. Tento di fotografare il mirabile tetto a quattro ampie vele del ristorante. In Francia sono diversi, si lamenta lei: sanno valorizzare e non dissipare il loro patrimonio rurale. A giro concluso, direi di sì. Queste parole suoneranno più sante dopo il giro delle campagne francesi. E non si tratta solo del potere della centralizzazione; sospetto un più vasto atteggiamento di rispetto, accompagnato per altro da grandi attività di valorizzazione, appunto. Stessa cosa, se non di più, in UK.

Qui, tanto per dire, la protezione del lago è intesa come preclusione: girandoci intorno di mattina alle nove si può solo vedere da lontano e con difficoltà, e l’avvicinamento sarebbe possibile solo tramite due o tre locali a quell’ora rigorosamente chiusi.

Si beve l’Erbaluce e si assaggiano cibi onesti, che non mettono alla prova il cuoco (e tuttavia, qualche avventore veniva anche se non ospite dell’albergo). Degli gnocchi conditi con uno dei loro buoni formaggi, dei tagliolini gamberi e zucchine, delle quenelle di pesce di lago con melanzane; ricordo solo lo sformatino di zucchine adorno di pomodoro fresco e accompagnato da un fiore fritto farcito di formaggio. Sì, era una di quelle volte che avrei voluto andare a fare quattro chiacchiere in cucina. Più estro aveva la colazione del giorno dopo, che aggiungeva ai canonici cornetti una crostata, un dolce; insomma, si faceva accogliente.

Al di là delle mie fisime, un buon rapporto qualità - prezzo. Vicino c'è il castello di Masino, che ci proponiamo da un pezzo di visitare; una volta ci salimmo - su, su, su - e ci sentimmo dire che era appena partito il giro guidato che dura un'ora. Già fare una visita guidata è torturevole - sì, può essere necessario, ma è una vera scocciatura - e poi l'ora che allungava parecchio i tempi del viaggio... Perplessità di qualche momento e poi giù, giù, giù. Magari, alla prossima.

Residenza del Lago
Candia Canavese

3 commenti:

isolina ha detto...

Seguirò attentamente, prendendo nota. Anch'io del posto non conoscevo che il vino

clelia ha detto...

L'erbaluce è un vino di cui ho sentito parlare a Chef per un giorno
insersco il link dove Sergio Maria Teutonico ne parla nel suo Blog/Forum:
http://www.cibovino.com/?p=466
Spero tu riesca ad aprirlo.
Eventualmente passa ain Cibovino.com...

Ciao
Clelia

ps. Ti avevo scritto @ l'hai vista?

artemisia comina ha detto...

grazie clelia, la @ mi sfugge, ma ne ho parecchie in arretrato, vista la lunga assenza. ora le sto leggendo, spero di trovarla.

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