domenica 20 settembre 2009

TURCHIA. EFESO. CASE TERRAZZATE.















Di fronte al tempio di Adriano, adagiate sul fianco del monte Bulbul, ci sono sei ricche, conservate case a terrazza, la più antica del primo secolo - epoca romana – ristrutturate e abitate fino al settimo - era bizantina - quando le invasioni arabe e l’ostruirsi del porto fecero definitivamente abbandonare il sito per andare a stare dove ora c’è Selgiuk.

A chi le visiti ora, presentano una singolare omogeneità, che non rivela il sovrapporsi di così tanti secoli; si susseguono affreschi chiari e chiari mosaici; colonne, molte a terra, qualcuna tirata su da un paziente lavoro di archeologo. Lavoro di cui si può vedere il laboratorio in depositi di infiniti frammenti affiancati a puzzle pazientissimi nei quali si ricompone ciò che il tempo va distruggendo, strappandoglielo per un breve momento dalla bocca.

Ancora una volta mi viene voglia di avere una casa così, tutta chiusa all’esterno, e tutta aperta all’interno, sui cortili, i giardini, le fontane. E poi questi lievi affreschi, queste ghirlande, queste figurine che vanno a spasso leggere, magari un’ombra di pesce, di uccello, e queste tessere di pietra che disegnano i pavimenti con dei e leoni. L’aria ultraterrena, data dalla luce filtrata dal padiglione che conserva gli scavi, favorisce l’intravedere i fantasmi dei vecchi abitanti.

Aria calda nei muri, portata dalle tubature, e acqua calda e fredda in casa, seppiatelo, voi che già fate smorfie perché non c’è il televisore.

3 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Efeso bellissima..

marzia ha detto...

che meraviglie!

artemisia comina ha detto...

piacere di condividere, marzia e uif!

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