mercoledì 30 settembre 2009
GIOCHIAMO A BAULI. LA GRAZIA DELLE PEZZE E DEGLI STRAPPI.
Nella casa di campagna di Mentuccia, in una stanza dimenticata da quasi cento anni, si sono rifugiati vecchi bauli e valige e una madia di legno di quelle in cui si conservava il grano dentro la quale potrebbero stare dieci bambini con i loro orsacchiotti, oggi piena di imbottite e coperte, nessuna di esse giustificata nella sua permanenza al mondo da una possibilità di ulteriore uso, visto il loro stato più che logoro e il loro peso plumbeo che restituisce calore minimo a chi lo sopporta, ma che chiedono diritto alla vita e un angolo in cui rifugiarsi tranquille grazie ai loro colori stinti e belli, alla grazia dei loro strappi e lacerazioni.
Resuscita una giacca di seta nera, immagine del decoro con cui si parava una signora verso gli anni venti del secolo scorso, se vedova, se in visita, se debitamente persuasa del suo ruolo. Nelle pieghe, nelle spiegazzature, resta l'anima della signora.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento