domenica 7 dicembre 2008

Inghilterra. Yorkshire. Bettys sala da tè e pasticceria. Harrogate.

Siamo dentro Monografie. Cucina anglofona. Inghilterra Irlanda USA, ovvero una raccolta: qualche passeggiata e ricette anglofone di AAA, più o meno inglesi, irlandesi, USA. Divise in Di tutto un po' e Dolci.

Non posso dire che a Londra io abbia cercato sale da tè con il massimo impegno; sarà per questo che le due che sono in cima ai miei pensieri se la fantasia indugia su un tè anglofono sono a Dublino e nello Yorkshire.

Della prima vi ho detto.

Quanto alla seconda, fu nostra consolazione durante tutto un soggiorno estivo in un cottage dello Yorkshire.

Bella, grande, al centro della cittadina, frequentata e riverita come una cattedrale, ricca di profusioni di dolci che uscivano a getto continuo dai laboratori con quell’aria compatta, speziata, candita, minuziosamente decorata, infiocchettata e allestita che può avere un dolce vittoriano, con code di avventori sia per la pasticceria che la sala da tè, tutti devoti e disposti a ogni attesa pur di afferrare i loro mince pie, i loro marzapani, o sedersi nella bella sala luminosa piena di vestali in grembiule nero con pizzi bianchi e di sussurranti ed estasiati golosi.

Delle varie volte che ci andammo ne ricordo in particolare una. Eravamo molto ammaccati, più morti che vivi e soprattutto – ciò che era più imbarazzante – più sporchi che puliti poiché reduci da un pauroso incidente che aveva distrutto la macchina. Io avevo anche un vistoso collare che il pronto soccorso mi aveva stretto intorno al collo. Mentre tornavamo mogi nel nostro cottage, un guizzo delle dolenti e irrigidite reni ci aveva deviato, prima di riabbracciare i nostri deserti prati e pecore e mucche, verso Bettys. Chi altrimenti ci avrebbe consolato? Tutti felici e impresentabili ci infilammo da Bettis, ci sedemmo sulle candide sedioline e doloranti ma rasserenati gustammo un tè e un paio di ottimi cinnamon toast, che mai più mangiai così tanto squisitamente squisiti.


Nella foto il nuovo dolce di Bettys per Natale 2008. L'anima è un impasto ricco di frutta candita, la buccia marzapane e glassa in strati da affondarci le caviglie. Bettys apre nel 1919 ad Harrogate, fondata da un pasticcere svizzero. Oggi le sedi sono sei, tutte nello Yorkshire; mai la casa volle uscire dal suo territorio, in cui si sente profondamente radicata. Conosciamo anche la sede di York, ma per così dire non c'è paragone, o se volete una metafora, provate a confrontare San Pietro con una chiesetta periferica.

Il sito di Bettys.

Lo shop in rete, che vende anche il suddetto dolce.

Bettys su Wikipedia.

10 commenti:

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Questo dolce lo mangiamo ogni anno dai nostri vicini irlandesi che lo preparano con settimane di anticipo. Le decorazioni di zucchero sono ogni anno uno spettacolo.
Spero di fare qualche foto quest'anno.
Il dolce della foto è meraviglioso.
Buona domenica
Alex

Neve* ha detto...

Sono andata direttamente sul sito che è una meraviglia, spediscono anche all'estero ma per gli ordini di Natale è troppo tardi, li accettavano solo entro il 28 novembre:(
Ape*chan

artemisia comina ha detto...

@ alex, vai a vedere come lo fanno, e fotografa a tutto spiano, specie le decorazioni! :)

@ ape, non resta che farlo in casa :DDDD o ricordarselo l'anno prossimo per tempo.

Anonimo ha detto...

Ma sembra un cappellino quello là!! che delicatezza.
un bacio con nastro rosso

artemisia comina ha detto...

nina-nina, hai ragione, ricordo mia madre con una cosa simile in testa, di velluto rosa (aveva poi un vestito di seta rigida azzurra con la vita stretta stretta e un'ampia gonna a campana che volteggiava, e le scarpe chiare con il tacco a spillo), solo che quel cappellino rosa non pesava due o tre chili come questo bianco :)))

Elena Bruno ha detto...

Ma hai deciso di viziarmi ... che torta, una vera candida favola! E io mi sento come l'orso che spilucca le meravigliose mele :-)

artemisia comina ha detto...

twostella, ho pronta una storia cinese di tè che io trovo la settima meraviglia...quando avrò tempo di copiarla...
una monaca, un giardino, dell'acqua ottenuta dalla neve caduta sui fiori e sotterrata per anni per fare un tè eccellente, dei briganti...

Elena Bruno ha detto...

Aspetto come una bimba il resto della storia ...

a.o. ha detto...

cinnamon toast... per dindirindina che cosa mi hai messo in testa.
:)

artemisia comina ha detto...

cara aiuola, sapessi come ce l'ho in testa io.. se non fossi piena di dolci (sai com'è in questo periodo, chi dona questo e chi dona quello, e non so dove mettere i denti) me ne farei subito uno.

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