giovedì 24 luglio 2008
LAZIO. VAL DI COMINO. MURI.
La valle ha vecchi muri. Muri che sono stati tirati su dai contadini. Muri che segnavano i molteplici confini che i castelli – qui quello di Vicalvi – segnavano tra sé e i campi, tra sé e il borgo, per escludere come per includere. Muri ancora più antichi dell’epoca medioevale, muri romani. Ma anche muri Volsci e Sanniti. Muri che si disfano tra le erbe, muri che reggono secoli.
Papavero:
tracce evidenti
nei muri antichi e vecchi
mani dell'uomo
parlano i muri
hanno crepe e ripari
lasciano il segno
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
Che bei posti, artemisia, che belle foto! :)
(anche i gamberi pero' eh...)
Muretti uguali ma diversi, mi ricordano quelli di Inis Mor, tappezzanti a perdita d'occhio... e infatti lì mi sono persa davvero!non riuscivo più a ritornare a quello che all'epoca era l'unico, mitico ostello dell'isola: Kilronan Hostel.
Fuori dal mondo.
francesca, bentornata :)
a.o., effettivamente tra i vari muri e muretti del nord quelli hanno un vero certo non so che.
ehi, ci sono sempre eh da quaste parti, anche se tengo chiuso il becco :)
tracce evidenti
nei muri antichi e vecchi
mani dell'uomo
parlano i muri
hanno crepe e ripari
lasciano il segno
francesca: lo sapevo che eri un cardellino, soprattutto dopo aver visto che non fai una piega vedendo quei pazzi che si buttano giù dai dirupi (vedere il blog di francesca).
Posta un commento