martedì 12 febbraio 2008
VICEVERSA. LA BESTIA MANGIA L'UOMO. GIONA E LA BALENA.
Del resto, non gli era poi tanto piaciuto, visto che la balena finirà con il vomitarlo. Giona, di cui conosciamo già le disavventure con il ricino, e di cui tutta la storia è bellissima. Questa è la preghiera che Giona rivolge a Dio mentre se ne sta nel ventre della balena, o per meglio dire del grande pesce.
La preghiera di Giona.
Mentre era nel pesce Giona pregò il Signore, Dio suo:
"Nella mia angoscia ti ho chiamato,
o Signore,
e tu mi hai risposto.
Dal profondo mondo dei morti
ho gridato aiuto
e tu mi hai sentito.
Mi hai gettato in fondo al mare,
l'acqua mi ha sommerso,
le tue onde sono passate su di me.
Pensavo di essere stato privato
della tua presenza
e di non vedere mai più
il tuo tempio santo.
L'acqua mi è salita fino alla gola,
il mare mi ha coperto completamente,
le alghe mi hanno avvolto la testa.
Sono sceso fino alle radici dei monti,
nella terra che imprigiona per sempre,
ma tu, Signore Dio mio,
mi farai uscire vivo dalla fossa.
Quando ho sentito venir meno la mia vita
ho pregato te, Signore,
e dal tuo tempio santo
tu mi hai sentito.
Quelli che adorano gli idoli
ti hanno abbandonato.
Ma io canterò lodi a te,
ti offrirò sacrifici
e farò quello che ho promesso.
Sei tu che salvi, o Signore!".
Poi il Signore diede un nuovo ordine e il pesce vomitò Giona sulla spiaggia.
Il testo della preghiera, dove per altro troverete tutta la storia di Giona, viene da la rete civica di Milano.
L'immagine viene da qui.
Anna Angelini ci parla più in generale dei mostri inghiottitori.
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2 commenti:
certo Giona e Giobbe che masochisti e il Padreterno eternamente sadico!
la preghiera è bella e struggente, tutte le preghiere umane lo sono, grondanti dipendenza e molto interessate "sei tu che salvi".
E tutte le nostre paure da che siamo stati gettati nel mondo..
una volta che sei nato non puoi più nasconderti
papavero, sta per aprirsi un nuovo tormentone: il viceversa...
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