venerdì 25 gennaio 2008
INDIA. TAMIL NADU. MADURAI. IL TEMPIO DI MEENAKSHI. DENTRO IL LABIRINTO.
Un grande tempio dove ci si perde. Cortili, cappelle, persone, traffici, dei. Vedendo i templi d’Egitto, provai il solito desiderio infantile di vederli vivi, animati di facce e di riti, e di poterci passeggiare dentro almeno una volta sbirciando qua e là. Non sapevo capacitarmi come qui in India fosse proprio come nel sogno, ed ho percorso la sequenza dei cortili trafficati, attraversato le grandissime porte, visto i corridoi cerimoniali che girano intorno al centro dei santa santorum, sbirciato verso le sempre più interne e buie celle sacre con i simulacri divini, pensando a una curiosa simmetria tra i perduti e insabbiati immensi sassi egizi e i colorati e venerati sassi dell’India. Ci raccontano che è l’unica cultura classica sopravvissuta fino al presente, e che sono circa 2500 anni che ogni sera Meenakshi va, tra trombe e offerte di fiori, a trovare Shiva-Sundareswarar con gli stessi riti, gli stessi gesti, le stesse serenate.
Le foto di questo post sono tanto di Artemisia quanto di Nunchesto.
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