domenica 29 maggio 2011
VENEZIA. ALLA VEDOVA, BACARO.
Sono riuscita a far tornare Nunchesto da Alla Vedova dopo parecchio tempo. Ci andavamo spesso, è sulla strada di casa, andando dritti dalla fermata del vaporino Ca D'Oro, è proprio di fronte, attraversata la Strada Nova; si vede rilucere, quando è aperta, l'insegna. Quando è aperto, che Alla Vedova è sempre stata ondivaga nel suo aprire e chiudere, un po' del tipo vediamo se gli va. Lì ho mangiato con gran piacere la prima verde, calda zuppa di spezzati, ovvero di piselli secchi, in una freddissima serata invernale, lì la prima bùsara, ovvero pasta con gamberi e pomodoro. Famose le sue polpette di carne, ritenute le più buone polpette di bàcaro (ovvero presenti al banco tra i cicheti, gli stuzzichini, da mangiare con un ombra, un bicchiere di vino) di Venezia. Tornando, ho avuto la sorpresa di vederle assurgere a "specialità" e tutto era alquanto più tirato a lucido.
Sappiate che Alla Vedova vanta un ambiente autenticamente antico; il cibo non è male, ma il Nunche trova che il vino non meriti e così dopo un po' è diventato più difficile tirarcelo dentro.
Questa volta bigoli in salsa, le celebrate polpette e seppie con il nero. E poi basta, che di nuovo era solo una breve sosta sulla via di casa.
Ca d'Oro detta Alla Vedova
Calle del Pistor, Cannaregio.
Tel. 041/5285324.
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6 commenti:
La prox volta che andrò da quelle parti mi fermerò sicuramente. Anche l'ambiente mi piace molto. Ciao, buona domenica
E il vino era migliorato, secondo Nunchesto?
no :(
grazie meris :))
Non m'intendo di vini. Ma quando si va la sera, con quelle lampade da 15 watt, sembra di essere nel 1920 con la guerra appena finita, e si possa incontrare una fidanzata.
Stefano, mi pare un ottimo motivo per andare :)
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