Mimì regalmente gode del cielo e della compagnia, sia pure pronta a svelte fughe se troppo avvicinata: ancora non è stata dimenticata l'infanzia randagia e il prudente avvicinamento agli umani.
Alta nel cielo vola lenta la poiana. Nunchesto si butta entusiasta a fotografarla.
Nella casetta nel bosco si inizia a cucinare. Per lo spuntino prandiale Isolina sbuccia delicate uova di quaglia dal guscio interno di un così soave verdolino che vorresti farne collana. Verranno poi distribuite in giro insieme a una fetta di formaggio sfamando chi ozia, chi fotografa, chi traffica ai fornelli.
Cucurbita Serenissima cura le fresche alici comperate al mercato di Santo Stefano, mentre tutto il resto, dall'olio alle cipolle nuove esce dalla borsa che l'ha accompagnata da Venezia. Il pesce va fatto in saor e Cucurbita procede con la padronanza della cucina che tutti ammiriamo confortata da un calice di fresco bianco; altre mani affettano con meticolosità piemontese le innumerevoli necessarie cipolle; anche chi sperava di leggere il giornale viene consegnato alla padella e messo a girarle nel tegame. Per la frittura apprezziamo ancora una volta il fornello all'aperto.
Nepitella Partenopea si dedica con concentrazione alla torta napoletana di fragole, quella della sua infanzia, dei suoi compleanni, ritrovata nel ricettario di una vecchia signora che ce lo ha lasciato in eredità. Allestisce pan di spagna, taglia minutamente rosse fragole primaverili, ne raccoglie il profumato succo, programma le finiture di panna montata per la sera. Al suo fianco Cordiandola si lavora i carciofi dedicati alla fregola.
Allo spuntino viene sacrificato il più fresco dei pecorini toscani portato da Isa e Amedeo e un chutney di mango di Cucurbita. Si beve anche del sidro e si mangia la pizza con alici e cipolle gloria di Santo Stefano.
La rasserenata Mimì si dedica alla toletta.
5 commenti:
che bella mimì...e che fantastica atmosfera traspare da queste fotografie! il luogo è bellissimo, e vedere così tante eprsone cucinare insieme e divertirsi nel farlo, è davvero emozionante
ancora ancora! Sono ingorda, le immagini mi fanno rivivere quella stupenda giornata
All'Argentario
mandūcandum et bibendum
goduria del clan!
questi conviti accademici sono una cosa da far rimanere a bocca aperta
una carezza alla micia
certamente l'azzurro, la gatta, la luce hanno contribuito, ma anche noi eravamo bravi; come dice isa, caos ordinato, e pure divertito. alla prossima, tutti invitati :))
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