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Quando vedete una piccionaia di un castello, non pensate solo a idillici voli di colombe negli azzurri cieli di Francia, o a pasticci farciti dei gustosi pennuti serviti tra squilli di trombe, ma anche ai molteplici, inventivi e sentiti accidenti cupamente mugugnati dai contadini che non potevano né mangiare né disturbare né disfarsi delle innumerevoli piccole pesti alate nemiche delle loro sementi e raccolti. La piccionaia è come lo stemma, come l'elmo: è un simbolo di potere. Solo i nobili potevano averne una, e imporla ai campi. Può essere intrinseca al castello, inclusa nelle mura, dentro una delle torri, come a Rully. Più spesso se ne sta a qualche distanza, come a Bussy-Raboutin.
Qui ho avuto il piacere di vederne l'interno, che tanto somiglia, per un occhio romano, a un colombario funebre ertrusco o romano, e ammirarne la scala con il suo sistema rotante, a bandiera.
2 commenti:
I tuoi scritti mi rapiscono come pochi altri.Grazie Artemisia :)
cara testarda, mi fa piacere saperti qui.
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