venerdì 8 gennaio 2010

SIRIA. EBLA. MACINE E TISANE CALDE.




Siamo ad Ebla, nel palazzo del figlio del re, XX secolo prima di Cristo, 7.200 mq; in alcuni punti, sicuramente su due piani, come mostrano le quattro scale, di cui una monumentale. Sotto, le tombe degli antenati, poiché compito dell'erede era il culto dei morti.

Molte le bocche da sfamare, e in uno dei locali, dotato di un foro sul pavimento che permetteva di convogliare il macinato in un vano sottostante, c'è un giro di macine per i cereali.

Nel brano del Deuteronomio che enumera le attrattive della Terra Promessa (Dt. 8,7-8) al primo posto c'è l'acqua, il bene più indispensabile; seguono "sette piante", e le prime sono cereali, grano ed orzo; le altre cinque sono alberi da frutto: vite, olivo, fico, melograno, palma da datteri. Nel nostro giro siriano questi beni, la loro desiderabilità e centralità, non si possono dimenticare.

Un'altra interessante traccia degli usi alimentari degli eblaiti: le tisane. Nel Quartiere Amministrativo, la parte del Palazzo principale dove sono state ritrovate le tavolette, c'è un vasto locale con una serie di forni dove non sono stati ritrovati nè ossa di animali nè resti di cereali, ma residui di erbe per infusi in grande quantità. Se ne deduce che aromatiche bevande calde venissero largamente offerte ai molteplici che frequentavano gli Archivi e andavano a udienza dal re. Quindi, udite: uso pubblico, per non dire politico, della tisana calda. Altro che purghe per signore bene!

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...