venerdì 8 gennaio 2010
SIRIA. APAMEA. FOGLIE D'ACANTO E CARDI.
Che la colonna sia figlia di un albero lo si vede perfettamente ad Apamea, dove gli acanti dei capitelli caduti si confondono con le belle le volute dei cardi, e dove la pietra ritorna foglia coprendosi di muschi e dissolvendosi nella terra.
La bellezza delle rovine, che non tutte le culture apprezzano - ed è probabile che gli arabi ci guardino con perplessa pietà mentre percorriamo queste vie di sassi - è celebrata in occidente per via dell'infinito lutto in cui esso cadde per via della caduta di Roma, lutto che ha generato fino a ieri ogni tipo di rinascimento.
Ma le rovine ci affascinano anche per via del mito, creato dal Rinascimento appunto, che dice come l'arte nasca dalla natura per sottrazione, per l'emergere e il distinguersi di forme già presenti in nuce nella natura stessa. Michelangelo svelava forme compresse entro le pietre, Mategna cercava volti nelle nubi, Leonardo figure nei muschi e nei licheni. Il mito dice pure che l'arte, che da essa nasce, tornerà alla natura, in un ciclo perpetuo; come mostrano tante rappresentezioni pittoriche di rovine avvinte da edere e fratturate da arbusti che si fanno largo nelle fessure.
Quanto agli arabi, tra le nebbie di Apamea c'eravamo solo noi e un piccolo nugolo di loro, tutti a cavallo di ronzanti motocicli che scavallavano sui vecchi sassi come muli addestrati e con cui assai garbatamente ci inseguivano passo passo, tanto che non ho resistito all'acquisto di un pacco di pessime foto dei luoghi pòrtomi da un bel vecchio dal viso nobile avvolto in una rossa kefiah.
Aggiungo che non lontano scorre l'Oronte, e che il verdeggiare di Apamea ce ne ricorda la felice posizione, in questa terra sempre a rischio di aridità.
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6 commenti:
Che emozione affascinante le rovine sfumate dalla nebbia e dai licheni! Racconto superbo.
A Ruskin questa arte che torna "naturalmente" natura sarebbe piaciuta moltissimo...
grazie per queste foto! grazie infinite!
come ho potuto perdermi codeste foto?
Mete non ancora toccate e agognate..
acquaviva, ruskin avrebbe apprezzato la classicità resa gotica dal tempo :)
leucosia, ben tornata e buon anno!
sciopi, verrà tempo... magari, in un teatro romano ;)
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