mercoledì 16 settembre 2009

TURCHIA. MUSEO DI EFESO. LIVIA DRUSILLA AUGUSTA.




Inaspettatamente, la molteplici volte rappresentata imperatrice, assai spesso con quella faccia da suocera che ti fa pensare che avere a che fare con lei fosse alquanto allarmante, me la ritrovo davanti a Efeso con un volto morbido, brumoso e pensoso, gli occhi sognanti e le labbra piene della giovinezza.

Eccezionale momento, questa Livia appena velata di disappunto ma assorta in se stessa, perché la signora sembra sia stata un modello di moglie e di madre, una di quelle donne terribili alle quali i figli restano legati da reattivo, affezionato furore fino a tarda età, come pare sia stato per Tiberio, conflittuale con lei e pieno di ribelle, filiale dipendenza.

La mente corre anche all’augusta coppia, alla loro non ancora satrapica casa, al menage “modesto”, ai raffinatissimi affreschi della casa di lei, a quel giardino pieno di azzurri ariosi e verdi fruscianti e uccellini cinguettanti che tanto mi piacerebbe fosse dipinto sulle mura di casa mia, perché no.

Testa di Livia, I s.d.C.

4 commenti:

papavero di campo ha detto...

kate moss ante litteram

Anonimo ha detto...

KATE MOSS?!
no, sembra una ragazza appena maritata e già disillusa, come già presagisse quanto l'aspettava

a.o. ha detto...

Minima inclinazione del volto,
massimo significato attribuito.

artemisia comina ha detto...

be', anche kate ha i suoi pensieri; o meglio, li avrebbe se li avesse. uhm, perdono! la smetto subito con le esercitazioni sui congiuntivi e condizionali :D

be', Livia era già sposata, prima che con Augusto, con uno di trent'anni più vecchio di lei, e non solo aveva un figlio, ma era anche incinta di un altro quando sposa Augusto. Augusto la sposa, facendola divorziare, per stabilire un'alleanza con l'importante famiglia dei Claudii cui Livia apparteneva. Si faceva così sovente, le donne - che, ricordiamecelo, non avevano nome nel senso che noi diamo al nome, ma si chiamavano come la famiglia -si davano e si riprendevano per stabilire e rompere alleanze. La leggenda dice che Augusto si innamorò di lei sinceramente e immediatamente, e ciò probabilmente per supportare la richiesta che divorziasse; fatto sta che ebbe vita lunga di matrona rispettata e potente, e non subì i patimenti che altre imperatrici ebbero. tanto potente, da essere sospettata di aver fatto fuori diversi parenti, ma qui non si sa se fu vero, o se è malignità messa in giro dai perfidi storici, Tacito e Svetonio, che parlano di quel periodo.

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