lunedì 6 aprile 2009

Crema di rape rosse allo zenzero.


Di Artemisia Comina.

Il rosso delle rape è irresistibile, tanto quanto è scarsamente attraente un certo che di terroso nel retrogusto. Inoltre, volevo restare entro un’aura medio orientale, visto che la crema andava servita in una cena che giocava su quel tema. Quindi, come far fuori la terrosità con un aroma medio oriente? Zenzero. E' una vellutata ripetutamente assaggiata, su cui ho avuto molti dubbi man mano che cresceva nelle pentole, ma alla fine mi pare che, sorprendentemente, potesse andare. Sopra foto diurne, sotto notturna; nel menu di Aprile 2009. Cena a tema. Solo cose fresche e tenere.

Quattro rape frullate (di quelle già cotte, pelarle), un bicchiere d’acqua, un po’ di sale, una noce di zenzero fresco affettato.

Ho fatto cuocere per un quarto d’ora perché entrassero in confidenza.

Poi ho aggiunto due cipollotti e ho frullato.

Infine ho passato al setaccio.

L’assaggio ha richiesto un cucchiaino colmo di zucchero panela, tosto messo.

Prima di mettere la vellutata nelle tazze, ho aggiunto il succo di mezzo limone.

Una volta nelle tazze, ho aggiunto alla crema, senza mescolare, goccioloni di yogurt greco intero. Il contrappunto dolce e fresco era necessario alla calda vellutata piccante.





5 commenti:

Duck ha detto...

Buongiorno, eccomi di nuovo qui. Assolutamente priva di qualunque retrogusto medio orientale, la zuppa fredda che ogni due anni circa (quando me ne ricordo) uso prepararmi con le rape rosse prevede un cucchiaino di senape di Dijon, 1 cucchiaio di aceto balsamico e dello yogurt (la ricetta non è mia, che non sono una creativa della cucina, ma solo una esecutrice, e anche delle più pedisseque, ma senza tristezza! la ricetta, dicevo è della Lawson). Ma l'abbinamento con lo zenzero mi sconfinfera alquanto.
Grazie per il caloroso benvenuto! Buona serata!

artemisia comina ha detto...

proverò la senape! conosco anche l'abbinamento con wasabi.

Duck ha detto...

oddio, io il wasabi proprio non riesco a farmelo piacere. mi vengono le lacrime agli occhi solo a vederne scritto il nome (non lo dire alla mia amica wakako!). una felice giornata!

dede leoncedis ha detto...

un altro buon complemento poco ortodosso magari, ma non è certo questo che ti spaventa, è una manciatina di rucola spezzettata con le mani.

artemisia comina ha detto...

@ duck, mi pare che wasabi significhi "lacrime" :DD a me piace; del resto, si dice che si odia o si ama.

@ dede, terrò presente anche questo; mi sa che non resisterò al rosso.

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