venerdì 9 gennaio 2009

ROMA. LA LIBRERIA ALTROQUANDO APRE UNA SEZIONE GASTRONOMICA.



Altroquando, nota per le pubblicazioni sul cinema, apre anche una sezione di cucina e gastronomia, dall’altra parte della strada (è lì da due settimane). L’intento è specializzarsi, approfondire; già vedo con contentezza che non ci sono solo libri di ricette con gran fotografie, ma c’è anche una parte degli scaffali dedicata alla cultura e alla storia del cibo. Compero due libretti, prometto di inviare titoli a un molto simpatico giovine con barbetta e capelli in stile esclamativo, invito anche voi a visitare la libreria, ad incoraggiarla – cosa c’è di meglio di una libreria? Le città senza sono tristissime - a suggerire.

ALTROQUANDO
Via del Governo Vecchio, 80
(Piazza Pasquino)
Tel. 066879825

Per farvi un’idea di cosa sia Altroquando, vedete cosa dice romaone.it.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ripasso a trovarti con gran piacere.
Sono stata spesso a Roma ma non conoscevo questa deliziosa libreria, per altro ha anche un nome originale.
Concordo con te, le città senza un rifugio di letture sono molto tristi.
Un caro saluto

Lydia ha detto...

Molto interessante, grazie per la segnalazione.
Un abbraccio

Caty ha detto...

è vero le librerie sono dei punti di riferimento all'interno delle città e le rendono accoglienti.

dolcesca ha detto...

che bello sapere che mentre sembriamo avviluppati da una globalizzazione mitica appaiono continui microcosmi come questo! e che riesca a moltiplicare le sue iniziative. vado senz'altro a fare una capatina.

artemisia comina ha detto...

# ciao acilia, che piacere anche per me rivederti qui, ora farò in modo di non perderti di vista :)

# lydia, ciao cara, buona giornata.

# caty, evviva le librerie.

# dolcesca, andiamo a sostenere l'iniziativa!

Anonimo ha detto...

mi raccomando, consigliate voi ai librai dei bei libri da comprare.
Non se ne puo' piu' di Clerici and Cotta e Mangiata... e non lo dico da parte in causa, ma da parte di uno appassionato che ogni qual volta si va a guardare la sezione libri di cucina di molte nostre librerie si mette a piangere dal provincialismo dell'offerta. ciao da milano
stefano

artemisia comina ha detto...

caro stefano, quando vediamo le nostre ricette rapite da quelle pubblicazioni - che così vivono, di rapimento - vorremmo chiamare la buoncostume. delle ricette che avrebbero potuto crescere in cultura e sapienza vengono così svillaneggiate e disfatte. altrettanto non parteggiamo per quelle che vivono di shabby chic ma non riuniranno mai degli amici a passare una lieta serata. quindi, viva la buona cultura gastronomica :))

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