giovedì 2 ottobre 2008

Nube temporalesca, una sontuosa torta di cioccolato.


Entro la raccolta Crostate ci sono le Crostate al cioccolato.

Da Artemisia Comina

Faccio una sontuosa ricetta, vecchio stile, della Cucina Italiana del 1962, aggiungo note, ho fatto correzioni. Dopo i 30' di cottura prescritti dalla ricetta, si muoveva come un budino a rischio; dopo 45', continuava a muoversi, ma meno vertiginosamente, era ancora cedevole al centro, ma sufficientemente rassodata, da far pensare di poter essere affettata. Resterà un cuore cremoso e nero pieno di bianchi bagliori di mandorla, che con la superficie nuvolosa e croccante le vale il nome di Nube Temporalesca.
Solo per gli ossessivi: i bordi saranno più netti se procedete così: ritagliate un disco di carta da forno di 22cm. Imburrate il fondo della teglia e fatelo aderire. Fate delle strisce di carta da forno alte 3cm e ½ e incollatele nella teglia, con il burro, a fare il bordo. Adesso stendete la frolla su della pellicola trasparente; è quella in cui la avete avvolta per tenerla in fresco. Ritagliatevi un disco di 22cm; togliete l’eccesso di pasta senza riammassarlo e mettetelo da parte. Spostate il disco di pasta, senza staccarlo dalla pellicola, dal piano di lavoro al fondo della teglia: la pellicola è sotto il disco di pasta, rovesciate questa coppia, staccate la pellicola, fate aderire la pasta al fondo della teglia. Con i ritagli fate il bordo, regolatene lo spessore, pareggiatelo, rifilatelo seguendo il bordo di carta. L’ossessivo intelligente si procurerà una fascia di metallo, circolare, bordi dritti, che si appoggia sulla teglia, e si libererà della carta da forno. Le foto con luce artificiale non rendono giustizia, ma come sempre qui c’è cibo vivente, con nove persone a piatto teso.

Frolla

200g di farina00, 100g di zucchero, 100g di burro, un rosso d’uovo (tenere il bianco da parte), la buccia grattugiata di un limone. Se resta un po' secca, aggiungere pianino un goccio di liquore (questa volta avevo a portata di mano del cognac). Piano, o ve la ritroverete troppo molle.

Far riposare al fresco una mezz’ora.

Stendere la pasta su della carta da forno bagnata, quindi ben strizzata e asciugata. Con tutta la carta, trasportarla in uno stampo apribile di 22cm, con i bordi abbastanza alti; adattare la pasta allo stampo, facendo un bordo di 3cm circa (oppure usate una magnifica fascia di acciaio).

Battere molto, molto bene, tre rossi d’uovo (tenere i bianchi da parte), con 150g di zucchero.

Aggiungere 200g di mandorle senza buccia tritate (importante!) grossolanamente e 200g di cioccolato amaro grattugiato; aggiungere qualche goccia di estratto di vaniglia. Si avrà un composto denso.

Montare i 4 bianchi d’uovo e aggiungerli con delicatezza al composto al cioccolato, iniziando con un po' meno di un terzo, che potrà essere mescolato con un certo vigore: questo primo passo scioglierà il composto, e ciò permetterà di aggiungere il resto dei bianchi montati con garbo, perchè non si smontino.

Versare il composto nel guscio di pasta.

Mettere la torta in forno già caldo a 180° per 45’.

Quando si è raffreddata, spolverarla con zucchero a velo.

E’ buona da subito, anzi, molto buona, ma migliora il giorno dopo.

Versione 2014


Ho usato una fascia di metallo: 22cm. di diametro. La torta si sfila bene e si maneggia con facilità, la scatola di frolla è robusta. Il bordo resta leggermente più alto della farcia. Vorrei farla uscire a cupoletta. Dovrei leggermente aumentare le quantità di farcia. Disgraziatamente ho dovuto abbandonarla a Teo verso la fine della sua permanenza in forno, e la cottura è andata oltre l'umidità auspicata; è un dolor dover abbandonare la creatura in cottura, ma tant'è. Non era asciutta, ma non era nemmeno tendente al molle. Comunque, degna della sua memoria di torta da rifare. Nel menu di  Novembre 2014. A cena su un tappeto volante.









26 commenti:

Manuela e Silvia ha detto...

Dai ma così ci vizi....questa torta è semplicememtne sublime!!
Dopo ciò...preparati perchè da questa sera veniamo a cena a casa tua!!
bacioni

artemisia comina ha detto...

gentilissime fanciulle, questa, fatela!

Barbara Palermo ha detto...

Davvero sontuosa, grazie!
P.S. Faccio parte della comitiva "ossessivi intelligenti"...

niky ha detto...

avevo già deciso di provare a fare la supercrostata domani per sabato. ma ora tu ci servi questa e io mi dibatto nei dubbi...


ma ricotta contro cioccolato
vince cioccolato,
c'è poco da fare :D

artemisia comina ha detto...

barbara, ti invidio; è un pezzo che desidero quel tale stampo senza fondo :)

artemisia comina ha detto...

niky, bastano due sabati ;DD

Anonimo ha detto...

semplicemente spettacolare, sto sbavando sulla tastiera...
copio e tengo da parte per l'occasione buona!

Carla Casazza ha detto...

Ho preso nota. Una di queste domeniche la provo!

artemisia comina ha detto...

Marzia, benvenuta in AAA!
ho notato il tuo debole per il cioccolato; diciamo che Nube dovrebbe piacerti :)

artemisia comina ha detto...

ciao Carla-Calamaio, ho visto che anche tu sei piena di emozioni greche e che vuoi dipanarle prima che evaporino: impegnativa impresa, pettinare emozioni.

Franz Mosco ha detto...

Lo vedi si che le prime due foto sembrano grigioline come lo sfondo? E sembra grigiolino anche lo zucchero a velo?

Uff

(sisi mi faccio i cosi miei ok ma hai un blog bellissimo non ammazzarlo, dai!;) )

artemisia comina ha detto...

(pensando a francesca)

mumble mumble...questa ragazza bisognerebbe scatenarla contro quelli che compiono abusi verso l'ambiente...ha una bella presa (ai polpacci)

PS: il grigiolino in questione lo noto anch'io :DDDDD

PPS: mi sa tanto che se apri un blog non sono più del tutto cosi tuoi ;)

Franz Mosco ha detto...

:):):):)

Visto si stampi!

(un tizio seduto qui accanto a me sta guardandosi i polpacci e annuisce. CHe vorra' dire? ;) )

Carla Casazza ha detto...

Sì, difficile pettinare emozioni. Anche perchè raccontandole, spesso si rischia di banalizzarle. Sei in fase di cambiamenti? Ogni volta che torno nel blog ha un template diverso :-)

artemisia comina ha detto...

cara carla-calamaio, sì, mi rendo conto che debbo farla finita di sottoporre i lettori di AAA a tutti questi cambiamenti; cercherò di trasformarli in pensieri piuttosto che in cambi di colore :DDD

Franz Mosco ha detto...

Non mi pare scarseggino, qui dentro, i pensieri :)

niky ha detto...

Allora, recensisco il mio cimento: la torta è venuta molto buona, ma.
Ma: ho scoperto che dopo l'ultima recente visita dell'elettricista guaritore di forni, il nostro forno è diventato iper-performante. Dopo neanche mezzora a 170°(nominali, a quanto pare) la mia nube si avviava al bruciacchiato. Salvata in extremis, non aveva più quell'umidore interno a cui tanto tenevo :(
La famiglia comunque ha detto buonissima.
Note:
- mi avvio a catalogarmi tra gli ossessivi, ho litigato troppo con la cartaforno spiegazzata sui bordi, prossima volta compro anche lo stampo senza fondo (mi sembra che proprio in questi giorni lo vendano al lidl!!).
- ho messo 5 cucchiaini di cointreau nella pasta frolla (1 a 1, eh?) e ci sono stati benone. ottimo suggerimento.

artemisia comina ha detto...

niky, questo commento me lo metto in una scatolina tra due fiocchi di bambagia: mi piace un sacco; un test, un riscontro; lasciami andare un brodo di giuggiole, su...mannaggia l'asciugarsi del ripieno, meno male che era buona lo stesso.

anch'io punto allo stampo senza fondo, e qualcosa mi dice che è abbastanza vicino il momento.

erika ha detto...

o mamma, ho fatto una schifezza.
proposta al club stasera, ma il forno mi ha giocato brutti scherzi.
l ho fatto troppo bassa usando una teglia da 32 e... troppo cotta.
è venuta secca e dolce, troppo.
la riprovero' a casa con la calma e le buone attenzioni. :-)

il sapore era ottimo pero', solo la consistenza non la desiderata.

artemisia comina ha detto...

accidenti, accidenti, erika, peccato; però, però, 32cm! avevi fatto un esperimento per averla più sottile?

bisognerà fare un post tutto sulla misura e la forma delle teglie; a mio avviso sono una componente determinante, entrambe le cose, della riuscita delle torte e non solo.

se la riprovi con una teglia da 22cm, vedrai che ti riuscirà facilmente; io l'ho fatta più volte.

erika ha detto...

lo so che il problema era la dimensione della teglia... li ho solo un'ora e mezza per fare tutto e, ho mal calcolato i tempi di cottura.
su due una si è anche bruciata.
la rifaro' certamente a casa con la teglia piccola... e la prossima volta farò le giuste proporzioni ingredienti/teglia
:-)

artemisia comina ha detto...

come credo di capirti! a volte andare di corsa è una iattura :(

erika ha detto...

rifatta ieri a casa per amici...
buona,ma troppo cotta ancora.
ho messo 40minuti 180°. sapore ottimo, ma la consistenza non è morbida e gocciolosa come la tua.
ho aggiunto acqua ai fiori d'arancio nell impasto e un cucchiaino di spezie varie, sapore intrigante per il cioccolato.
ho trovato difficile aggiungere i bianchi a neve, anche con il trucco di sbattere velocemente i primi cucchiai per ammorbidire l impasto.
ha fatto poco effetto nube. ho usato uova medio grandi.
poco male, sono soddisfatta, era un budino di cioccolato-mandorle profumatissimo.
:-)

artemisia comina ha detto...

l'idea delle spezie e soprattutto dei fiori d'arancio mi piace assai. La prossima volta ce li metto :)

aggiungere i bianchi è effettivamente tosto, almeno, lo è anche per me: è un impasto molto denso.

dopo la cottura, l'interno resta denso anche se umido; è il top che è più lieve e in superficie friabile.

comunque, questo tipo di dolci anche per me comporta una certa variabilità; l'importante è che restino BUONE!

Ceci ha detto...

Anche se è passato un po' di tempo da quanto hai postato questa ricetta volevo farti sapere che ho provato a farla ed è veramente buonissima!
Se ti va di vedere http://incucinaconilbassotto.blogspot.com

Complimenti ancora!
Un abbraccio
Ceci

artemisia comina ha detto...

anche la mia risposta non è fulminea (ah, l'agosto!) ma sono ben contenta del tuo risultato :)

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