giovedì 10 gennaio 2008

INDIA. TAMIL NADU. SRIRANGAM. PIETRE. TEMPIO DI RANGANATHASWAMY.





















Il più grande complesso templare dell'India del sud e uno dei suoi più importanti centri di pellegrinaggio. Una vera e propria cittadella su un'isola circondata di fiumi, con sette cinte di mura e un fitto interecciarsi di attività intorno al tempio. Altissime le porte, i cui emergenti vertici guidano il visitatore in un labirinto di cortili, colonnati, atrii, percorsi in cui ci si smarrisce. Le porte - torri, i gopuram, sono 21; interessante sapere che l'incessante, secolare costruire in cui si sono avvicendate tutte le dinastie del sud oggi non cessa: il più alto gopuram, 72 metri, è stato completato nel 1987.

Bellissimi e famosi gli otto pilastri con i cavalli rampanti in lotta con le tigri che simbolizzano l'islam nemico.

Quando ci si interroga sul confort del tempio - è una domanda che nasce dal vedere come sia molto usato per stare, oltre che per arrivarci a omaggiare - si pensa che sia notevole per persone capaci di confidare nel suolo e si ammirano i molti ripari dal cocente sole; uno dei gopuram è concepito in modo tale che nella sala sotto di esso non si superano mai i 22°.

Per uno stralcio di notizie non stereotipe su Srirangam, leggete questo resoconto di viaggio, in cui viene ricordata la funzione profondamente, complessivamente organizzante una comunità del tempio, i cui gopuram fungevano da magazzino, da riparo, da torre di avvistamento, e fatevi raccontare l'esperienza avventurosa che si fa arrampicandosi dentro un gopuram, tra pipistrelli e acrobazie.

Gli altri post su Srirangam:

Spuntini.
Pellegrini.
Gli dei hanno bisogno di fiori.
Come si porta il dothi.

Il sito del tempio.

1 commento:

sciopina ha detto...

Questo complesso mi lascia a bocca aperta per l'arditezza archittettonica e cromatica.
E' incredibile!
Ti invidio sul serio!
ciao sciopina

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