lunedì 17 dicembre 2007

PUGLIA. LECCE. AGGIORNAMENTI.

















Attraversando Lecce in giorni di massimo gelo e nevischio. Ma anche nel pieno fervore che precede Natale.

Torno a fotografare alcuni luoghi topici. La lupa sotto lo spruzzo di vegetazione, i cavalli che ridono, Sant’Oronzo alto sulla sua colonna; qualche arpia nuova e pettoruta. Gli aranci del cortile del convento – dell’ex convento - dei Carmelitani.

Tre cene: due in trattoria, le due trattorie di cucina leccese, la Cucina Casereccia e Alle due Corti, il ristorante della precedente visita. La terza a casa di Nepitella. Saranno raccontate per filo e per segno.

3 commenti:

dede leoncedis ha detto...

l'ho sempre saputo di voler andare a Lecce

artemisia comina ha detto...

Lecce è bella, elegante, folle in un barocco che rallegra, ironico, senza tanti scheletri e prediche.

papavero di campo ha detto...

anch'io da una vita desidero vedere il barocco di Lecce e l'altro di Noto ma..purtroppo ancora nisba! mi piace il commento degli scheletri e delle prediche.. vuoi dire che Lecce non è sotto le grinfie dei preti?
Ciao Arte! girandolona che non si arresta neanche al gelo ed alle intemperie!

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