Ci sono le Crostate con le mele (queste), i Dolci in un guscio con le Mele e i Dolci nudi con le Mele.
di Artemisia Comina
A partire da un Rosso di Montalcino che il Nunche aveva messo da parte perché aveva qualcosa da ridire. La crostata è migliore il giorno dopo, quando i diversi sapori si sono congiunti e fusi. Da provare anche con le pere, ovviamente.
Frolla: 200g farina, 70g di burro, 80g di zucchero, un uovo, un pizzico di sale, essenza di vaniglia.
Cuocere la crosta di frolla in bianco (forno a 180°, 15' con la pasta coperta di carta tenuta giù da sassolini, 5' senza carta per asciugare e dorare) in una teglia di 26cm di diametro, con fondo amovibile e bordi bassi (2cm e mezzo).
Mettere 800g di mele a polpa compatta sbucciate e tagliate a fette sottili in una padella con otto cucchiaiate di zucchero e cannella, chiodo di garofano, pimento: un pizzico di ciascuno in polvere.
Coprire con un terzo di bottiglia di vino rosso corposo e cuocere a fuoco basso finchè il vino non si è trasformato in sciroppo consumandosi e le mele non sono diventate rosse e caramellate.
Stendere 100g di cioccolato amaro sciolto a bagno maria con uno spruzzo di panna fresca sul fondo della pasta.
Spolverare con 8 cucchiaiate di farina di mandorle.
Coprire con le fette di mela.
Cuocere per 20' in forno caldo a 180°.
Spennellare la superficie della torta con gelatina di frutta - luciderà la torta e avvolgerà le mele in una coltre delicata e assimilante, pensate all'aroma da dare - io ho usato quella d'arancia.
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