mercoledì 21 novembre 2007

AUSTRIA. SALISBURGO. HOTEL FRIESACHER.







Andiamo a Salisburgo, c’è il festival. Nessuna prenotazione: sarà difficile trovare un albergo. Decidiamo di fermarci ad Anif, a pochi chilometri. Un sobborgo verde ed elegante. Piove, annotta. Sbirciamo un Hotel dall’aria accogliente. Speranze, timori. Evviva, ci accolgono; per una sola sera, però. Ma sì, va bene lo stesso (intanto andiamo al riparo, e l’interno dell’albergo conferma seduzioni e accoglienze. E poi non mi dispiace pensare che il giorno dopo ne esploreremo un altro, che ho già adocchiato).

L’albergo si conferma confortevolissimo. Non ho mai visto certi geniali ripiani estraibili che nascosti negli innumerevoli armadi ricoverano valigie togliendotele dai piedi. E poi accessi immediati a prati verdeggianti e piscine riscaldate in cui omoni natano sotto la pioggia, morbidi sofà anche in camera, confort da tutte le parti.

Atmosfera molto festival, internazionale, con signore e signori molto pettinati e lustrati che vengono da ogni dove del mondo.

Ristorante nell’unico edifico vecchio del complesso, grande, che si è esteso attraverso un moltiplicarsi numeroso intorno a un grande giardino della stessa casa austriaca “tipica” che riecheggia l’edifico antico, l’originale albergo. Il ristorante ha vecchie pareti di legno, aria da stube, una certa dispersione del servizio, una cameriera che non sa tanto bene la sua parte, un cibo medio nei gusti e sapori, anche se con una certa pretesa nelle presentazioni.

Tutt’altra musica il mattino dopo, quando si aprono le immense e luminose tavole della colazione, di cui mai vidi l’eguale nemmeno nel celebrato albergo di Copenaghen famoso per il buffet delle colazioni. Squisiti formaggi di ogni tipo, salumi appetitosissimi, creme salate al questo e al quello da spalmare su profluvi di ottimi pani variegati, pesci affumicati, cuochi a disposizione per cucinare omelette, crepes, uova così e cosà, e un’infinita serie di golosessi dolci e salati che eccedevano qualsiasi – ahimé – capacità non solo di mangiarli, ma anche di conoscerli tutti sia pure solo di vista. I pettinati signore e signori, come confratelli di una setta devota celebravano il rito della colazione in modo dedito, assorto, esperto. A me è rimasto un ricordo da apriti sesamo, come se la gastronomica caverna di un Alì Babà gourment con la fissa della prima colazione si fosse aperta davanti a noi per qualche breve ora.

Friesacher GesmbH.
Hellbrunnerstraße 17
A-5081 Anif/Salzburg
Tel.: +43(0)6246/8977

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