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Avvicinandoci al Grossglockner ci siamo fermati a in una calda, assolata valletta con un albergo pieno di famiglie e bambini, bambini e famiglie, una haimé anche italiana, la pessima tra tutte. Insomma un po’ di buriana e una cena in un ristorante molto invernale, pieno di campanacci e di corna.
Confronto serrato con una cucina austriaca beatamente lontana da ogni suggestione altra da sé: Nunchesto con i suoi amati knodel, questa volta al fegato, io con le mie adorate frittatine in brodo. Quindi il Nunche si pappa la cotoletta con una cucchiaiata di marmellata di mirtilli a lato, io mi lancio su un immenso piatto di uova fritte accompagnate da patate e pancetta.
Gasthof "Tiroler Buam"
Saalbach-Hinterglemm
Glemmtaler Landesstrasse 267
tel. +43 (6541) 6513
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Cucurbita, una volta che eravamo insieme a Vienna, si è infilata in libreria e ne è uscita con una copia in italiano di un libretto che mi ha raccomandato:
La cucina austriaca in 99 ricette, Helga Setz, Verlag Johannes Heyn, Klagenfurt 2000.
Ne traggo questa ricetta, tanto per avere un’idea di uno degli infiniti knödel possibili:
Leberknödel o Palline di fegato
Mescolare 150g di fegato di manzo tritato finemente, un panino bagnato e strizzato, 1 cucchiaino di olio o di burro, 50g di cipolle e 1 spicchio d’aglio rosolati nel burro, ½ cucchiaino di prezzemolo tritato, un po’ di maggiorana, timo e basilico triturati, 1 cucchiaino di sale, 1 uovo, 50g circa di pane grattugiato. Formare 8 o 4 palline, calarle in un brodo di manzo bollente e far sobbollire 10’.
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