Siamo nella raccolta Creme e Vellutate.
Da Artemisia
Gazpacho di zia Renata, ovvero l'amica, la vicina di casa, la zia acquisita, da cui Artemisia imparò un certo gusto della cucina. La zia Renata le fece un gazpacho, Artemisia appuntò.
Gazpacho di zia Renata
Per 4 persone.
500g di pomodori, due spicchi d’aglio, una cipollina, maggiorana, timo, prezzemolo: passare nel frullatore.
Aggiungere dadini di cetriolo, striscioline di peperone verde, 12 olive non disossate, tre cucchiai d’olio d’oliva, uno d’aceto.
Tenere al fresco e al momento di servire diluire con una tazza d’acqua ghiacciata e qualche cubetto di ghiaccio.
Aggiungere qualche dadino di pane nero.
Gazpacho di Artemisia 1
Se si vuole tenerne una caraffa in frigo, da bere, tutto uguale ma niente pane, niente olio, niente accompagnamenti e decorazioni. Fece parte del menu di Maggio 2000. Una cena romana su un terrazzo.
Per 8 persone
1kg di pomodori maturi sbollentati e pelati; uno spicchio d'aglio schiacciato; cipollina fresca triturata; mezzo cetriolo privato dei semi; un pezzetto di peperoncino triturato; una manciata di pane raffermo (bagnato); due o tre cucchiai di aceto.
Frullare tutto nel bicchiere del frullatore (un mixer non potente lo rende meno omogeneo, il passaverdure troppo liquido).
Per accompagnare e decorare:
mezzo cetriolo tagliato a dadolini; mezzo peperone tagliato a julienne; qualche goccia di tabasco e di angostura; basilico; erba cipollina tagliata molto finemente; cubetti di ghiaccio.
Far raffreddare in frigo il frullato.
Al momento di servire, mettere in una zuppiera con i cubetti di ghiaccio; fare un giro esterno, lungo il bordo della zuppiera, di peperone, cetriolo e cipollina; mettere al centro basilico ed erba cipollina, lasciando un giro rosso tra anello esterno verde e centro verde.
Spruzzare di tabasco, angostura; fare un paio di giri con olio d'oliva fruttato.
Portare a tavola e mescolare bene prima di servire.
Versione semplificata
Pomodori, peperone, cetriolo, aglio, cipolla, basilico: frullare finemente; con dadolata di peperone giallo, pelato a crudo.
Versione semplicissima, senza pane, olio, aceto, tutto frullato insieme tranne la dadolata.
Nel menu di Luglio 2016. La cena dello zabaione più buono dei Roma, o dell'infanzia.
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