Il Museo di Storia Naturale di Venezia assembla oggetti di assai varie origini ed epoche; la loro varietà, sia pure nell'intento comune di catturare l'universo, si avverte; tra le svolte visive che il Museo offre, c'è un lunghissimo corrodoio animato da vis classificatoria - diciamo che fa il suo ingresso la scienza Sette-Ottocentesca - che schiera su un lato una fila di alti amadi vetrati, dall'altro una serie di vetrine, ma soprattutto una parete di alti finestroni; se negli armadi le cose sono messe in un ordine illustrativo, esemplare, i riflessi così creati lo scompongono, lo vivificano, lo muovono.
Io e la bambina con le code eravamo le più entusiaste ospiti, entrambe intente alla stessa mole di eccessive fotografie.
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