martedì 28 dicembre 2010

PRAGA. ANNOTTARE, NEVE. IL PARCO E LA CAMPANELLA.

Sulla neve dolcemente luminosa cala la sera azzurrina che scurisce gli alberi, mettiamo la testa dentro il cancello di un parco silenzioso che va annottando; oltre i rami neri vediamo rilucere come una promessa le alte torri dorate di una chiesa illuminata. Nel deserto silente del parco, dal fondo degli alberi, arriva avvicinandosi il suono di una furiosa campanella. Dopo qualche tintinnante minuto, nel quale lo stravagante suono ha assunto un potere assoluto, un uomo scuro dal cappuccio calato sugli occhi arriva a passi lunghi. E' il Caronte locale, il guardiano che avverte i visitatori della chiusura: un piccolo stormo di ombre esce dalle fratte scure e silente sciama fuori.

3 commenti:

Luchino ha detto...

Sarà la neve o la luce crepuscolare, ma queste foto mi fanno venire voglia di immergermi nelle atmosfere contrastanti di Ludwig, il film di Visconti.

Ana Miravalles ha detto...

come scrivi bene, arte. mi fa piacere leggerti!

artemisia comina ha detto...

di ritorno da un'altra città innevata, Copenhagen, vi faccio gli auguri!

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