Una casa vicino ai Frari è costellata di piccole teste dai cui scola l’acqua che si raccoglie nella soglia delle finestre. Testine che gorgogliano anche all’asciutto, gli occhi persi in questa operazione onanistica e catturante. Solo un profilo riluce composto sull’ombra, in una assorta e infiorata fanciullezza lapidea.
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