Di Isolina
Trattasi di succose pesche, pelate (tuffate prima in acqua caldissima) e poi schiacciate con le mani.
Quindi, un tantino di zenzero tagliato a filettini sottili, e il bellissimo anice stellato .
Tutto in capace pentola a fondo molto spesso (non so perchè non mi sono mai permessa il fantaboloso paiolo di rame apposito che si vede spesso in Francia) e sul fuoco.
Quando incomincia a bollire aggiungo lo zucchero
Eppoi si va, mescolando quasi continuamente fino a scioglimento dello zucchero e man mano meno eppoi di nuovo di più, fino a raggiungere la consistenza desiderata (circa 1h?).
Invaso, chiudo e quindi metto i vasetti in capace pentolone, ricopro d'acqua fino a sommergerli di un buon 5cm, metto sul fuoco.
Raggiunto il bollore, abbasso la fiamma e lascio bollire per 35 minuti.
Lascio i vasetti a raffreddare nel pentolone, poi è fatta. Metodo infallibile, si conserva per anni.
2 commenti:
Quest'anno la mia ansia spasmodica di marmellatificare qualunque cosa passasse sotto il mio naso si è placata, anzi a dire il vero non è esatto. Il fatto è che a Milano non trovo la frutta che mi ispira.
Somma invidia per le tue marmellate
Lydia. Come ti capisco! Anch'io a Milano non marmellatavo. Ma pensavo che adesso ci fossero cose interessanti, tipo farmer's market, gruppi di acquisto...Niente di concreto?
Oggi ho fatto un'altra cosa con pomodori e frutta. Forse mi faccio coraggio e racconto?
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