mercoledì 15 luglio 2009
Quasi salmorejo pomodori e peperoni.
Siamo nella raccolta Creme e Vellutate.
Di Artemisia.
Per una ventina di piccole ciotole, da servire in una sera estiva: Luglio 2009. Un buffet estivo con zuppiera, cocotte, terrina.
Mettere in una pentola 2kg di pomodori datterini spaccati, due cipolle affettate, due grandi peperoni rossi puliti e a pezzi, due o tre piccoli peperoncini rossi piccanti.
Aggiungere acqua fino a quattro dita dalla superficie degli ingredienti, salare.
Far cuocere per 20’.
Ammollare nell’acqua quattro o cinque fette di pane casereccio ridotte in pezzi.
Aggiungere ai pomodori, insieme a tre cetrioli pelati e a pezzi, un ciuffo di foglie di basilico e tre o quattro cipollotti a rondelle.
Frullare tutto finemente, quindi passare al setaccio per eliminare ogni seme o fibrosità.
Verificare il sale, mettere in frigo fino al momento di servire.
Quando si porta in tavola, aggiungere un grande, carnoso peperone giallo pulito e tagliato a dadini e qualche cubetto di ghiaccio.
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11 commenti:
una ventina di ciotole?... mi sento mancare e poi nella cucina di huatabampo mica ci stanno!
volevo dirti che oggi mi sento come quel disegno di artè sulla striscia sinistra del blog, la donna castana di profilo che alle spalle ha una cicogna (?), suo alter ego, che la guarda di sottecchi.
ehm, guardando il blog striscia destra ;)
Ma io mi chiedo, dove le prendi queste idee, chi te la da tutta questa energia fantasiosa???
Sempre ammirata, cara amica ora anche di facebook
Il tuo piatto è perfetto per l'estate.
Uno dei piatti di estate tradizionali della cucina Catalana si chiama "esqueixada di bacallá."
Si fa con baccalà secco tagliato con le mani, dopo dissalato ed accompagnato con pezzi di pomodoro, peperone, cipolla, fagioli secchi, ed olive nere, tutto ciò irrigato con un buon olio di oliva.
È un piatto leggero e refrascante a parte essere delizioso, Devi provarlo.
grazia, basta berne una ciotola per volta, sempre dalla stessa ciotola! :DDDDD
PS: eravamo in quindici...e poi potevo usare la zuppiera più grande ;)
dunque nina, ogni tanto ho voglia di togliere di mezzo quella donnina lì. mi dico: ma che ci fa questa contadinotta dal naso grosso e con la pettintura da matrimonio? ma poi mi ferma quell'aria assorta e mailiconica, e quella verde occhiatina di sguincio, quel retrobottega.
mercè, quando conobbi la cucina catalana fui stupita di quanto sia vicina alla nostra, proprio intimamente, nei profumi, nei gusti, nei colori.
lydia, è la fame sincera :DDD
a me piace la contadinotta! è d'altri tempi, e dal profilo importante!
sì, ninetta, quella viene dritta dalla valle di Comino, e ha pulito un sacco di fagiolini seduta sul gradino della porta della cucina, al fresco, mentre poco più in là bruciava il sole e le cicale si davano da fare fino a scoppiare.
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