martedì 23 settembre 2008
Credenze. La ceramista norvegese: Flow blue
Anni fa, andando verso nord. Dopo aver attraversato l’Europa da Roma a Oslo, altrettanta strada ti resta per arrivare al nord della Norvegia. Lungo questa lunghissima strada, punteggiata di tappe e divagazioni, un castello sul mare dove era successo, nei secoli, di tutto, e di cui restavano per ciò sdentati ruderi, tra i quali una sola indimenticabile stanza con un tetto sul capo, pienamente esposta al mare e alle onde, che sarebbe stata perfetta cella di audace eremita capace di dialogare con i pesci.
Poco lontano da questo resto di martoriato castello, in un posto tra boschi, rocce e mare, un’esile capannuccia di assi argentee con una pottery. E nella pottery una dama potterista, che non so di che campasse pensando agli scarsi cocci che potevano comperarsi i pochi turisti di passaggio, che andava sperimentando ciò che io ritengo una delle cose più belle che si possa fare con la ceramica, ovvero i blu sottocoperta. Il blu infatti può cuocere a temperature molto elevate, quindi sotto lo smalto di copertura; questo gli permette di fondere dentro la ceramica, creando colori intrinseci alla stessa ceramica e contorni sfumati che sono una bellezza. Se occhieggiate bene, vedrete anche l’uso di ceneri, come per il potterista di Fouloubal nel piatto viola. Altra bellezza, la qualità della ceramica e la sua apparente durezza.
Disgraziatamente comperai solo quattro ciotole di differente decoro e misura. Oggi le grandi sono consolazione di zuppe e minestre.
Pensateci bene: gli attuali blu industriali non sono come i blu di una volta; temo la presenza di elementi banditi e mi chiedo la potterista come accidenti facesse, perché i suoi blu sono magnificamente sfumati.
Papavero:
intrisi di blu
perdutamente nel blu
la blu-esperienza!
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4 commenti:
E già, i blu industriali non regalano certe emozioni. Il termine sottocoperta mi piace. Per associazione di idee mi riporta alla liquidità, che è proprio la sensazione percepita mentre mi tuffo in codeste incredibili sfumature.
Che piacere deve essere sorbire zuppa da tale scodella!
p.s. ho visitato apres midi... e, per dirla all'inglese, sono caduta in amore :))
a.o.
in finlandia ho comprato diverse cose di Arabia Finland, presente cmq in tutta la scandinavia, anche un servizio da the for two che ha un blu così brillante e così perdutamente blu come un tuffo notturno in un bagno di scuro blù! che ti vorrò mostrare in un prossimamente post (non ti sarà sfuggito che ho inaugurato una nuova etichetta recipientesca:)
intrisi di blu
perdutamente nel blu
la blu-esperienza!
aiuola. sì, liquidità.
après midi: mi sa che mi accatto una volpe ;)
arabia: magnifica.
sì, ho visto che hai un delirio recipiente :D
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