Di Artemisia Comina.
Non presentatela come una frittata, l’avventore potrebbe risentirsi, non ne ha tutte le ricche caratteristiche. Però niente male, e risponde all’esigenza di consumo di bianchi che a volte hanno le maniache della crème brûlée.
Avevo un numero notevole di bianchi d’uovo, forse otto, e una ciotola di patate lesse schiacciate. Ho pensato che era ora di provare la frittata di soli bianchi che avevo sentito proporre da un'amica, Paula, che la fa con erbette prima soffritte o con gamberi e curry.
Ho montato insieme, con la frusta elettrica, bianchi e patate, che così ho disciolto dal loro ingrugnarsi di patata raffreddata, fermandomi non appena ho ottenuto un composto omogeneo.
Ho aggiunto sale, pepe nero, e varie abbondanti erbette (menta, erba cipollina, maggiorana).
Ampia padella, olio d'oliva, far dorare per bene smuovendo (tende maggiormente ad attaccarsi ed è meno propensa a legare di una vera frittata), capovolgere, dorare l’altro lato, servire.
4 commenti:
Bellissimo posto questo. Se non ti spiace ti linko!
con piacere, gentile psico; ma il tuo blog che indirizzo ha?
Questa la voglio proprio provare...ti saprò dire.
michela: anche tu parecchia crème brûlée? :D
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