VENEZIA. BORCHGRAVE E FORTUNY.

E’ in corso una mostra a palazzo Fortuny.

Isabelle de Borchgrave, l’artista e designer belga, si dedica a Fortuny. Con gli arredi del palazzo – fabbrica, i tessuti appesi alle pareti, le lampade, i busti, i dipinti, gli alti soffitti, gli spazi, le scrostature, interloquiscono manichini i cui vestiti di carta, creati dall'artista con tecniche di piegature, stropicciature, coloriture pazienti e raffinate, riproducono le creazioni dello spagnolo.

E’ la seconda mostra – allestimento che vediamo integrarsi perfettamente con il palazzo. La prima, ancora più suggestiva e conturbante, del 2007, ARTEMPO. Where Time Becomes Art, ospitava oggetti del cuore indicati o collezionati dall’antiquario Axel Vervoordt, amante dell'eccentrico, del marginale, del conturbante, dell'esotico e soprattutto di ciò che il tempo ha consunto. L'oggetto indicato come esemplare era un armadio cinese ottocentesco più morto che vivo, in cui disgregazioni, consunzioni, sgretolamenti, stinture avevano prodotto ineffabili finezze materiche e coloristiche. Insomma una mostra molto wunderkemmer che ha mandato in grave sollucchero Artè.

Purtoppo in entrambi i casi è stato impossibile fotografare, e i cataloghi non rendono ciò che si prova. Quindi, andateci.

UN MONDO DI CARTA - Isabelle de Borchgrave incontra Mariano Fortuny

Il sito di Isabelle.

E poi come non celebrare Isabelle, visto che i piatti da dessert di Gien Jardin Imaginaire che mi sono trascinata dietro fin da Sarlat sono stati disegnati da lei?



PS per i torinesi: alla Venaria c'è pure una mostra di vestiti di carta, savoiardi ovviamente, di Isabelle.