martedì 12 febbraio 2008
INDIA. KERALA. L’UOMO DEL CAUCCIÙ E SUA MADRE, GLI IDLI.
La punta del subcontinente indiano è il paese delle spezie, del tè, del caffé, del mango, della papaia, del cocco, degli ananas. Dopo un periodo in cui la gomma sintetica lo aveva spinto ai margini, il caucciù è tornato alla ribalta per certe sue caratteristiche naturali utili per l’industria farmaceutica, per esempio. E così per l’uomo del caucciù si è riaperta la possibilità di lavorare con i suoi alberi, le sue presse, le sue vasche. C’è un casotto in mezzo alla piantagione. Una piccola stanza chiusa con degli abiti appesi, un televisore, forse il posto per dormire, una sequenza di santi cristiani. Davanti alla stanza una veranda dove si lavora la gomma, ma dove c'è anche una cucina all'aperto e una madre sorridente. In un angolo il focolare con sopra un ponganalu, che servirà a fare l’idli.
Questo è un idli di spaghetti di riso che mi è stato offerto in un ristorante del Kerala. E’ una sorta di “pane” cotto la vapore che serve ad assorbire gli speziati sughi dei legumi e delle verdure.
Vi dò un link con una rassegna di attrezzi da cucina indiani, incluso il ponganalu.
Questi sono idli, e qui c’è la anche la ricetta.
I due link provengono da un bel blog di cucina indiana segnalato da La belle Auberge, il blog di Indira.
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8 commenti:
Il blog di indira è una certezza ed è molto interessante.
La mia amica Priya, di Bangalore-Karnathaka gli idli li cuoce al vapore con un trabiccolo che mi ha regalato, c'è anche sul blog di Indira.
o bella. ieri c'era, poi non c'era più. adesso è tornato. meno male!
bellissimo reportage, che voglia di vedere l'India
@ comida-elena, benvenuta; ho visto che hai anche tu una ricetta di idli, sul tuo blog :)
@ dede: apparsa-scomparsa? tu mi turbi. spettri nel blog :DD
Hai un nome bellissimo, è tuo o è un nickname? in ogni caso è bellissimo.
Ho molti amici indiani, alcuni del Marahastra, alcuni del Gujarat e di Karnathaka. Ho due amici del Kerala, uno di questi in questo momento è ad Auroville.
Tutti conosciuti ad Amsterdam. Ho frequentato molto il loro circolo di amici, che è vivace, pieno di attività interessanti. Il cibo ricorre in queste attività e ho imparato molto da loro.
Prova a fare i dhokla! La ricetta di Prhatiba che ho postato deve essere modificata solo nella fermetazione.
E i dosai li hai mai fatti?
UUUU che voglia che mi fai venire di cucinare indiano ma qui in USA sono arrivata solo con la valigia dei vestiti e le mie spezie e le mie padelle sono in Italia e fino a settembre 2008 non torno ai fornelli italiani.
Il blog di Indira l'ho scoeprto quando sono tornata in Italia e mi è stato commissionato un buffet per 15 giorni di fila per l'ora del té in una mostra di artigianato indiano fair trade.
Ho chiamato a raccolta i miei amici chiedendo cosa si serviva nelle loro case indiane all'ora del té e ho ricevuto molti consigli e ricette. E poi ho anche trovato indira da cui ho preso le sue ricette dei tikki, caramelli con el noci. Mi piace il suo sito perchè è molto chiaro e mi piace la divisione delle sue categorie.
Le sue pagine di utensili sono molto ben fatte.
ieri pomeriggio tardi ho letto il post, ho tentato un commento ma non è stato possibile, blogger non trovava la pagina. marcia indietro, son tornata al punto di partenza ma del post nessuna traccia, fino a stamattina. strano
@ elena: è un nik, e con un altro nome ci siamo conosciute virtualmente su cucinait, credo :); verrò a vedere con cura il tuo blog.
@ dede: spettri, spettri!
sul serio? su cucinait tanto tempo fa immagino! sei la benvenuta
India in Italia e Italia in India
viaggi in India
http://india-italia.blogspot.com/
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