






Ristorante il Mantova del lago, una domenica di gennaio. Mentre stiamo facendo un giro nel giardino che dà sul lago, incontriamo la gatta del ristorante. La sua pelliccetta lucente e nuova di zecca, rossa e nera, ci fa riconoscere la gatta che attendeva prosciutti ai piedi del patron durante un banchetto in una giornata estiva.
Ci, vede, punta veloce le nostre caviglie e inizia con la gragnuola di capocciate amichevoli del gatto assai felice di vedere un umano. Le foto, di Nunchesto, si inseriscono a stento tra una capocciata e l’altra, mentre una mano ricambia l'entusiasmo dell'incontro con acconcie grattatine.
Nota: Dede mi ha segnalato il sesso dell'animala in oggetto, in un primo momento definita gatto, ricordandomi che in natura non esistono gatti maschi a tre colori.
2 commenti:
correzione doverosa: trattasi inequivocabilmente di una gatta. Pare non esistano in natura gatti maschi a tre colori
in effetti, bastava guardare la snella stazza e l'aggraziato muso.
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