mercoledì 23 gennaio 2008

Austria. Vienna. Le credenze dell'Hofburg.




Hofburg: palazzo che dopo quasi mille anni di Asburgo, si adorna senza vergogna di vezzi Biedermeier, come questo servizio di piatti. Come non ricordare i piatti con il doppio fondo, in cui l’acqua bollente teneva in caldo la minestra dei bambini svogliati, che mangiando gnagnalescamente, rischiavano di farla raffreddare; piatti illustrati con accattivanti, fanciulleschi disegni, che invitavano i disappetenti a vuotarli, infine, per poterli vedere.

La deprimente Sissi e il parco Francesco Giuseppe disponevano, com’è ovvio, di ricche e molteplici cucine, ma la loro mensa era così disadorna che i cortigiani – si dice – alzandosi da tavola affamati, andavano alla chetichella, alla spicciolata, a rifarsi dal vicino Sacher, facendone la fortuna.

Tuttavia i magazzini dell’Hofburg oggi non mancano di mostrare sterminate distese di stampi, molto invidiati. Sono stampi guerreschi, turriti, crestati, fortificati. Oppure bombati, gonfiati, lievitati. Sogni di stampi.




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