domenica 9 dicembre 2007

TOSCANA. FIRENZE. IL MERCATINO DI NATALE A SANTA CROCE.


















Grigio azzurro, un velo di pioggerellina, rosso, oro, fiamma.

Mi affascina un signore che fa spettacolo con un guanto dove all’estremità di ogni dito fiorisce un differente animale. Quando entreremo nella Galleria degli Uffizi quasi deserta, capisco che ne avevo associato il viso a quelli dipinti da Botticelli: una certa accentuazione dell’ossatura, dei muscoli delle guance. Il signore per altro è nordico: si tratta del mercatino tedesco. Ma qui a Firenze si vivono strane contaminazioni.

Una giovane coppia vende crateri dolci; e che sarebbe? Ecco, guardate: lei arrotola una molle pasta serpentina intorno a un cilindro, poi la schiaccia rotolando il cilindro sul tavolo, quindi archivia i cilindri bardati di pasta su un trespolo; a questo punto entrambi, o lui o lei, li prendono da capo in mano per rotolarli sopra un assortimento di guarnizioni: solo zucchero, zucchero e cannella, zucchero e cacao… poi lui li schiaffa dentro una sorta di forno, dove questi grossi cannoli si dorano e cuociono.

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Nota del 2010: ritrovo questi dolci a Praga. Sono i trdlo.

3 commenti:

dede leoncedis ha detto...

io posseggo quel trespolo! regalo di una cara amica, mai capito come adoperarlo. discorso interessante, da approfondire

artemisia comina ha detto...

CHE COSA? (occhi fuori dalla testa)

dede leoncedis ha detto...

oooooh yeah, cara Artemisia. Tocca solo capire cosa caspita farci

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