lunedì 9 luglio 2007

Marmellata di limone di Alda


Da Artemisia Comina

Avendo ricevuto in regalo un chilo di magnifici limoni sfusati amalfitani, ho utilizzato la ricetta della marmellata di arance di Alda. Ho avuto solo l’accortezza di lasciare i limoni a bagno per un paio di giorni in acqua fredda, rinnovata di quanto in quanto. La marmellata è così poco aspra e acida che quasi quasi ho da ridire. Assaggiata, nel lusco e brusco di una frondosa giornata estiva, su del pane di Lariano con le noci e con dell'ottimo pecorino stagionato di Castelluccio, acquistato nella rivale Visso (Visso e Castelluccio si sono menate a più non posso per secoli, e il droghiere di Visso ci ha fatto capire con facce e gomitate che le lenticchie di Colfiorito, prossima a Visso, sono buone quanto quelle di Castelluccio). Una nota sulla procedura: la cottura è stata molto prolungata; non so quanto. Facevo andare, controllavo, vedevo che non era a punto, spegnevo poiché dovevo fare altro, poi riaccendevo…

Proporzioni: per 1kg di arance, 1 limone.

Pesare insieme arance e limone, versare in una pentola un peso di acqua pari al loro peso; lavare accuratamente i frutti, togliere con il pelapatate lo strato colorato della buccia, tagliarlo a striscioline e aggiungerlo all'acqua; fare lo stesso con la parte bianca.

Tagliare a pezzi i frutti, togliere i semi, le pellicine fra gli spicchi, aggiungere all'acqua. Lasciare in infusione 24 ore, poi cuocere il tutto finché la buccia è tenerissima. Lasciare in infusione altre 24 ore.

Calcolare il peso del contenuto della pentola (ossia frutti cotti + acqua), aggiungere uguale peso di zucchero e cuocere a fuoco basso rimescolando spesso fino a giusta consistenza (una goccia messa su un piattino raffreddandosi si rapprende e non scorre via. Ci vorranno circa due ore (dipende dalla quantità di frutti e dal loro contenuto in succo).
 



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