lunedì 12 marzo 2007

EGITTO A TORINO



































MUSEO EGIZIO DI TORINO

Visitato nelle riposte pieghe e con soddisfazione fotografato, sia nel molto discusso e molto suggestivo, notturno allestimento dello scenografo Ferretti, sia nelle sale vecchio stile con le vetrine a zampe di leone.

Rigore dell'Egitto diciamo classico, con la statuaria che Sergio Donadoni ci ha insegnato a vedere nella sua vivente variazione entro la rituale ripetizione, magia degli occhi senza pupilla che riflettono divine introspezioni, di quelli spalancati che intensamente ti guardano, vivacità fluida degli ostracon e dei papiri che sono stata lieta di catturare e che è così raro veder riprodotti, rigoglio vegetale e dorato dell'ultimo Egitto ellenizzato e romanizzato, nitidi arabeschi del tessuto copto, estremo codice egizio.

Una segnalazione perché non vi sfuggano: la rondine, insieme al gatto, nella piccola stele. Santa e sacra anch'essa.
L'aurora che spingendo il rosso dosco del sole, esce tra profluvi di rosa.
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